venerdì 15 Agosto 2025
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Borghi d’Italia: il Ministero punta sulla cultura per il futuro.

Il tessuto culturale italiano è profondamente intrecciato con l’identità dei borghi, un legame che il Ministero della Cultura riconosce come imprescindibile per il futuro del nostro Paese.
Più che una semplice constatazione, si tratta di un imperativo programmatico: promuovere, salvaguardare e stimolare la crescita culturale delle aree interne, spesso marginalizzate e spopolate.

Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha ribadito questo impegno durante la sua recente visita a Sassocorvaro, gioiello medievale incastonato nell’entroterra pesarese.
Questo appuntamento, parte di un più ampio tour istituzionale nelle Marche – regione scelta dal Ministro per un periodo di riposo in famiglia – rappresenta una concreta dimostrazione di questa visione strategica.
Precedenti tappe ad Ancona, Urbisaglia e Ripe San Ginesio, nel Maceratese, hanno offerto l’opportunità di osservare direttamente le sfide e le potenzialità che caratterizzano queste realtà territoriali.
La valorizzazione dei borghi non si limita alla mera conservazione del patrimonio architettonico e artistico, sebbene questi elementi siano fondamentali.
Si tratta di un intervento a 360 gradi che mira a rigenerare il tessuto sociale ed economico, a riaccendere la fiamma della creatività e a favorire l’occupazione.
Un borgo vivo è un borgo che produce cultura, che attrae talenti, che genera sviluppo.
Il piano del Ministero ambisce a creare un ponte tra passato e futuro, a restituire ai borghi il ruolo di laboratori di innovazione, di luoghi di incontro tra diverse generazioni e di vetrine per le eccellenze locali, che spaziano dall’artigianato alla gastronomia, dalla musica alla danza, dall’agricoltura sostenibile al turismo esperienziale.

Si tratta di recuperare storie, tradizioni e saperi che rischiano di andare perduti, reinterpretandoli in chiave contemporanea per renderli accessibili a un pubblico ampio e diversificato.
L’impegno del Ministero si concretizza anche attraverso il sostegno a progetti di comunità, la promozione di reti di collaborazione tra enti locali, associazioni culturali e operatori turistici, e l’utilizzo di strumenti digitali per la divulgazione e la fruizione del patrimonio culturale.

L’obiettivo ultimo è quello di contrastare lo spopolamento, incentivando il ritorno di giovani e talenti, e di rendere i borghi luoghi di residenza e di lavoro attraenti e sostenibili.
La cultura, in questa visione, non è un lusso, ma un motore di sviluppo e di coesione sociale.

È un investimento sul futuro dell’Italia, che passa inevitabilmente attraverso la valorizzazione delle sue radici più profonde.

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