È con profonda commozione che si apprende della scomparsa, avvenuta oggi all’ospedale civile di Belluno, di Stefano Dolcetta, figura di spicco nel panorama imprenditoriale vicentino e nazionale.
L’imprenditore, 76enne, si è spento dopo una settimana di ricovero in seguito a un tragico incidente occorso a Cortina d’Ampezzo.
Mentre si trovava a scendere alcuni gradini di un circolo golfistico, Dolcetta ha subito una rovinosa caduta, riportando un trauma cranico che lo ha condotto in condizioni critiche all’ospedale bellunese.
La figura di Stefano Dolcetta è indissolubilmente legata alla storia della Fiamm, l’azienda familiare di Montecchio Maggiore, leader nella produzione di sistemi di alimentazione di sicurezza e dispositivi di segnalazione acustica.
Un’eredità industriale che oggi impiega un migliaio di persone, testimonianza della sua visione strategica e della sua capacità di guidare un’azienda verso il successo in un mercato globale altamente competitivo.
La sua leadership non si è limitata al management aziendale, ma si è estesa all’impegno attivo e proficuo nel tessuto economico e sociale del territorio.
La sua carriera professionale è stata caratterizzata da un costante impegno associativo e da un ruolo di primo piano nel mondo delle associazioni di categoria.
Oltre a ricoprire il ruolo di Vice Presidente Nazionale di Confindustria, Dolcetta ha guidato con competenza la sezione Meccanica di Confindustria Vicenza e ha contribuito significativamente alla definizione delle politiche industriali come Vice Presidente di Viale dell’Astronomia, con particolare attenzione alle relazioni industriali.
La sua esperienza e la sua autorevolezza lo hanno poi visto impegnato come Vice Presidente di Federmeccanica, un importante punto di riferimento per il settore metalmeccanico italiano.
Un capitolo significativo della sua parabola professionale è rappresentato dall’esperienza alla guida della Banca Popolare di Vicenza, incarico assunto nel 2016 in un momento particolarmente delicato per l’istituto bancario, in seguito a complesse vicende che avevano portato al congedo del precedente amministratore delegato, Gianni Zonin.
La sua presenza, seppur temporanea, ha contribuito a stabilizzare la situazione e a tracciare un percorso di ripresa per la banca.
Stefano Dolcetta lascia un vuoto incolmabile nel mondo imprenditoriale, ricordato per la sua intelligenza acuta, la sua generosità e la sua profonda dedizione al lavoro e alla comunità.
La sua scomparsa priva il territorio vicentino di una figura chiave, un punto di riferimento per le nuove generazioni di imprenditori e un uomo che ha saputo coniugare con successo successo economico, impegno sociale e responsabilità civica.
