La leggenda vivente dell’animazione: John Musker e il suo prezioso lascito

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Il regista, sceneggiatore e produttore John Musker è un’icona nel mondo dell’animazione, con film celebri come La Sirenetta, Aladdin e Oceania. Pur essendo un maestro del settore, si rifiuta di indicare un film preferito tra i suoi lavori, paragonandoli ai suoi tre figli: impossibile scegliere uno preferito senza far arrabbiare gli altri. Con la sua camicia rosa hawaiana, baffi bianchi e una curiosità innata, Musker è sempre pronto a firmare autografi e a fare disegni delle persone con cui parla. Al festival internazionale dell’animazione Cartoons on the Bay promosso dalla Rai, Musker viene acclamato come una leggenda vivente. Egli stesso scherza sul fatto di essere considerato una leggenda, sottolineando che per lui l’apprendimento non ha età. Ricorda con affetto l’incontro con il leggendario Chuck Jones che gli insegnò l’importanza di continuare a imparare anche con il passare degli anni.Musker incoraggia i giovani animatori a perseverare e non arrendersi mai di fronte alle sfide. Rivela di essere stato respinto da Disney al suo esordio ma ha saputo trasformare quel fallimento in motivazione per migliorarsi costantemente. Per lui, la chiave del successo risiede nella dedizione e nell’impegno costante.Riflettendo sulle evoluzioni tecnologiche nel campo dell’animazione, Musker sottolinea che ciò che conta veramente è la capacità di narrare storie che emozionino il pubblico, indipendentemente dalle tecniche utilizzate.Interrogato sul ruolo sociale dell’animazione e sulla situazione geopolitica attuale, Musker suggerisce ai potenti della terra di guardare film d’animazione per ritrovare calma o consapevolezza dei legami umani. Scherza sul mostrare “Il Re Leone” a Putin come esempio di connessione universale presente nei film d’animazione.Infine, riguardo ai suoi capolavori come La Sirenetta, Musker ammette che ogni film ha i suoi difetti ma preferisce lasciarli intatti piuttosto che correggerli in versioni successive. Crede fermamente che ogni opera debba restare fedele alla sua prima versione uscita al cinema percheeacute; rappresenta il lavoro e lo spirito creativo del momento.

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