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Casva a Milano: nasce un archivio per l’architettura del XX e XXI secolo

Il 30 settembre segna un punto di svolta per la storia dell’architettura e del design milanese: il Casva – Centro di Alti Studi sulle Arti Visive – celebra l’inaugurazione della sua nuova, definitiva sede.

Nata nel 1999 su iniziativa del Comune di Milano, l’istituzione si erge a custode di un patrimonio inestimabile, un archivio professionale che racchiude il contributo intellettuale di 44 figure di spicco nel campo dell’architettura, del design e della grafica, personalità che hanno profondamente segnato la cultura visiva del XX e XXI secolo.
La nuova sede, strategicamente collocata nel quartiere Triennale 8 (QT8), restituisce dignità e vitalità a un’area urbana che ha visto la sua evoluzione architettonica nel contesto dell’ottava edizione della Triennale.
L’ex mercato comunale, frutto della visione progettuale di Pietro Bottoni, è stato oggetto di un accurato intervento di restauro, volto a preservarne l’impianto originario e a riconfigurarlo in un luogo aperto alla città, capace di dialogare con il presente e di stimolare la riflessione sul futuro.

Il progetto, orchestrato dagli architetti Walter Patscheider e Corrado Serafini di Architetti per Milano, con l’esecuzione affidata a MM, ha superato diverse complessità tecniche e ritardi burocratici, per dare forma a uno spazio di oltre tremila metri quadrati, concepito come piattaforma multifunzionale.
Il piano terra accoglierà aule dedicate alle associazioni locali, un bookshop, una caffetteria con orari di apertura estesi e un ampio spazio polifunzionale destinato a ospitare mostre, convegni e iniziative culturali di vario genere.
Il cuore pulsante del Casva, tuttavia, risiede nel piano seminterrato, dove saranno custoditi i reperti d’archivio provenienti dal Castello Sforzesco, dalla Fabbrica del Vapore e da collezioni private.

Si tratta di un tesoro di progetti, maquette, modellini, prototipi e documenti unici, testimonianze del processo creativo di maestri come Vittorio Gregotti, Enzo Mari, Roberto Sanbonet e Nanda Vigo.

Tra le acquisizioni più recenti spiccano i fondi di Carla de Benedetti e Nanda Vigo, che arricchiscono l’archivio con una preziosa prospettiva sul contributo femminile al design e alla cultura del progetto.
L’inaugurazione del Casva non segna solo l’apertura di un nuovo spazio fisico, ma rappresenta la restituzione di un patrimonio culturale alla collettività.
Il quartiere QT8, in particolare, vedrà rinnovata la sua identità e la sua vitalità, grazie a un centro di ricerca e studio aperto al dialogo con la città e capace di generare nuove forme di socialità e aggregazione.
In attesa dell’apertura ufficiale, il cortile della nuova sede è già animato dal festival multidisciplinare “M’incanto”, un’anticipazione delle esperienze culturali che il Casva offrirà in futuro, con spettacoli di danza sospesa e infiorate che celebrano la creatività e l’innovazione.

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