Il 2 giugno del 1946 segna un momento cruciale nella storia, un punto di svolta in cui il mondo sentì l’urgenza di impegnarsi per la pace e perseguire insieme valori fondamentali come la libertà, lo sviluppo, la democrazia e il benessere diffuso. Oggi, a livello globale, questa esigenza risuona ancora forte e chiara: la sfida principale che ci troviamo ad affrontare nella comunità internazionale è quella di promuovere una maturazione civile che vada di pari passo con la crescita economica e i diritti umani.Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso con fermezza il rifiuto nei confronti di compromessi pericolosi: non possiamo accettare una falsa sicurezza a discapito dei diritti fondamentali, neeacute; tollerare conflitti mascherati da mancanza di aggressività in cambio di sottomissione. L’ordine non può essere garantito attraverso la paura e la repressione, così come la prosperità economica non può essere raggiunta a scapito della libertà individuale.In un mondo sempre più interconnesso e complesso, è essenziale guardare avanti con determinazione e consapevolezza delle sfide che ci aspettano. Solo abbracciando i valori universali della pace, della giustizia sociale e del rispetto reciproco possiamo costruire un futuro migliore per le generazioni presenti e future. Questo è l’orizzonte che dobbiamo coltivare con impegno costante e visione lungimirante.
Orizzonte di pace e prosperità: la sfida globale per un futuro migliore
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