lunedì 18 Agosto 2025
24.6 C
Napoli

Imprenditori sotto pressione: intimidazioni e ricatti legati alla camorra.

Un’ombra di intimidazione e ricatto, protrattasi per un anno, si è abbattuta su due imprenditori nel settore farmaceutico, amministratore e socio, culminando in un intervento mirato delle forze dell’ordine.
L’uomo, ora in custodia cautelare, aveva inizialmente preteso un posto di lavoro all’interno dell’azienda e, in alternativa, ingenti somme di denaro.
Il suo comportamento, definito dagli inquirenti come caratterizzato da modalità mafiose, era profondamente radicato in un contesto criminale: si tratta di un individuo legato da stretti vincoli di parentela con un esponente di spicco del clan Gallo-Cavalieri, attivo a Torre Annunziata.

La pressione esercitata non si limitava a richieste economiche o lavorative.

L’aggressività dell’uomo si manifestava in un crescendo di atti persecutori, che miravano a destabilizzare le vittime e i loro familiari, creando un clima di terrore palpabile.

Il repertorio intimidatorio comprendeva minacce verbali, danneggiamenti alla proprietà privata, come auto vandalizzate e saracinesche imbrattate, e messaggi di pericolo.

In un episodio particolarmente grave, l’uomo ha addirittura versato liquido infiammabile in un luogo di lavoro delle vittime, minacciando un incendio, una dimostrazione di violenza che ne evidenziava la spregiudicatezza e l’intento di esercitare un controllo attraverso la paura.

Il culmine dell’escalation intimidatoria si è verificato tra il 12 e il 14 agosto, quando gli atti persecutori hanno assunto una nuova intensità, spingendo le vittime a rompere il muro del silenzio e a denunciare la situazione alle autorità.

La denuncia, presentata inizialmente il 26 luglio da uno dei due imprenditori, è stata poi corroborata da quella dell’altro socio, entrambi colpiti dalla spirale di violenza e intimidazione.

L’intervento dei Carabinieri del gruppo di Torre Annunziata, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Napoli.

L’arresto, eseguito a Torre Annunziata, rappresenta una tappa cruciale nell’indagine, volta a smantellare una rete di intimidazione e ricatto funzionale a interessi illeciti.
L’uomo è stato trasferito nel carcere di Secondigliano, in attesa del prosseguimento delle indagini.

L’episodio sottolinea, ancora una volta, la pericolosità di dinamiche criminali che si infiltrano nel tessuto economico e sociale, sfruttando la paura e la vulnerabilità delle vittime.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -