lunedì 18 Agosto 2025
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Venezia

Fenice: Tosca rivisitata, un grido di libertà senza tempo.

Il Teatro La Fenice di Venezia inaugila la Stagione Lirica e Balletto 2024-2025 con un allestimento innovativo di *Tosca* di Giacomo Puccini, un’opera che, pur radicata in un contesto storico preciso, si rivela un’esplorazione senza tempo delle passioni, del potere e della libertà.

L’esecuzione, affidata alla direzione di Daniele Rustioni, vedrà l’Orchestra e il Coro del Teatro impegnati in cinque repliche, il 29 e 31 agosto, il 2, il 4 e il 7 settembre.

L’interpretazione registica di Joan Anton Rechi ambisce a trascendere la mera riproposizione fedele del libretto di Giuseppe Giacosa, proponendo una trasposizione ambientata negli anni Cinquanta del Novecento, in una cornice di dittatura anonima e priva di simboli militari espliciti.
Questa scelta, lungi dall’essere un mero artificio estetico, riflette una profonda riflessione sul ruolo del terrore e della manipolazione psicologica come strumenti di controllo, tipici dei regimi autoritari.
L’assenza di uniformi e di riferimenti geografici precisi serve a universalizzare la narrazione, permettendo al pubblico di proiettare la propria sensibilità su un contesto più ampio e, al contempo, di percepire l’opera come un vivido monito contro ogni forma di oppressione.
Rechi, nel suo approccio, sottolinea come la potenza di *Tosca* risieda nella sua capacità di evocare emozioni primordiali, al di là del contesto storico specifico.
L’opera, infatti, si configura come un dramma universale, capace di risuonare con la fragilità umana di fronte all’abuso di potere, alla corruzione e alla perdita della libertà.
Trasferire l’azione in un’epoca segnata da dittature, come quelle che hanno afflitto il ventesimo secolo, non intende negare la sua autenticità, ma arricchirla di nuove sfumature interpretative, invitando il pubblico a interrogarsi sui meccanismi del potere e sulla resilienza dello spirito umano.
Il cast è di notevole spessore.

Chiara Isotton incarna la figura tormentata di Tosca, soprano di eccezionale talento, mentre Riccardo Massi darà voce al passionale Mario Cavaradossi.
Roberto Frontali assumerà il ruolo complesso e inquietante del barone Scarpia, un personaggio che incarna la brutalità e la corruzione del potere.

Mattia Denti interpreterà Cesare Angelotti, Matteo Peirone il sagrestano, Cristiano Olivieri Spoletta, Matteo Ferrara Sciarrone.

Il Maestro del Coro Alfonso Caiani guiderà il Coro, mentre i Piccoli Cantori Veneziani, preparati da Diana D’Alessio, contribuiranno con la loro purezza vocale ad amplificare la drammaticità dell’opera.

La partecipazione degli artisti del Coro Emanuele Pedrini e Carlo Agostini, che si alterneranno nel ruolo del carceriere, aggiunge un ulteriore livello di dinamismo all’esecuzione.
L’allestimento si preannuncia quindi come un’esperienza teatrale intensa e memorabile, in grado di illuminare, con nuova luce, la grandezza e l’attualità di *Tosca*.

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