01 maggio 2024 – 07:55
Il momento in cui tutto crolla addosso arriva di mattina, quando il sole sorge e illumina le ferite dell’anima. È un istante segnato da poche righe su una lettera che inizia con la consueta e rispettosa formula “Gentilissima Signora”. Prima di quel momento la vita non era un prato fiorito, ma era la tua vita, con i suoi alti e bassi, i suoi colori e le sue ombre. Dopo quel fatidico istante, però, tutto cambia: il cuore batte all’impazzata, il respiro diventa un vortice impetuoso, le percezioni si offuscano mentre lo sterno sembra una camera iperbarica in cui l’aria si fa sempre più rarefatta. La mente è come una piccola barca in mezzo alla tempesta, che lotta per restare a galla senza sapere quanto durerà la tormenta.La causa di questo cataclisma emotivo è una comunicazione formale, una semplice decisione aziendale: “Con la presente si comunica la disdetta del contratto di affittanza”. E poco oltre, come un colpo al cuore, arriva la formuletta dei distinti saluti. È come se tutto svanisse all’improvviso: boom. Il vuoto prende il sopravvento, il silenzio diventa assordante e le tempie rimbombano nel fragore dell’abbandono.E così ti ritrovi solo di fronte a quella voragine glaciale che è il senso di solitudine. Ti senti perso in un deserto gelido dove nessuna parola può raggiungerti. Ma anche in mezzo a questa desolazione c’è qualcosa che resta intatto: la tua forza interiore, pronta a rialzarsi e a combattere contro le avversità.Quindi respiri profondamente, stringi i pugni e decidi che non sarai schiacciato da questa tempesta improvvisa. Troverai la forza di ricominciare da capo, percheeacute; dentro di te c’è ancora quella luce che nulla può spegnere. E anche se ora ti senti fragile come una foglia al vento, sai che prima o poi tornerai a brillare con tutta la tua intensità.