Impatto delle tensioni militari sul mercato energetico: prezzi del petrolio e gas in aumento, preoccupazione per la chiusura dello stretto di Hormuz. Israele declassato da SeP, borse europee in territorio negativo. Spread Italia-Tedesco a 143 punti base.

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19 aprile 2024 – 13:32

L’escalation delle tensioni militari ha un impatto significativo anche sul mercato energetico. I prezzi del petrolio registrano un improvviso aumento notturno di oltre tre punti percentuali, pur restando al di sotto dei 90 dollari al barile. Anche il costo del gas subisce una brusca impennata, superando i 33 euro al megawattora. Gli analisti esprimono preoccupazione per la potenziale chiusura dello stretto di Hormuz da parte dell’Iran, attraverso il quale transita il 20% del traffico mondiale di gas naturale liquefatto.Le conseguenze dell’attacco si ripercuotono direttamente su Israele, con l’agenzia di rating Standard e Poor’s che declassa il Paese ad A, con prospettive negative. Lo stesso SeP valuterà stasera la situazione economica italiana, confermando il rating a BBB assegnatoci lo scorso ottobre, due gradini sopra la soglia del giudizio speculativo e con prospettive stabili. Le borse europee aprono in territorio negativo: il Ftse Mib a Milano segna un calo dello 0,84%, mentre il Dax a Francoforte perde lo 0,96%, il Cac40 a Parigi scende dello 0,65% e il Ftse 100 a Londra arretra dello 0,37%. Lo spread tra i titoli di Stato italiani e tedeschi si apre in leggero rialzo a 143 punti base rispetto ai 142 della sessione precedente.

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