Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Arma Salvatore Luongo, ha voluto esprimere un sincero e risoluto supporto ai colleghi coinvolti negli recenti e delicati accadimenti di Olbia e Genova, manifestando una profonda comprensione delle sfide che l’istituzione affronta quotidianamente.
La missiva, diffusa tramite il sindacato Usmia, riflette una riflessione più ampia sul ruolo e il significato del servizio reso all’Italia.
La nota si configura come un atto di solidarietà che va oltre il semplice conforto, mirando a rinsaldare il senso di appartenenza e la resilienza all’interno dell’Arma.
Gli episodi di Olbia e Genova, pur isolati, rappresentano una cruda fotografia delle tensioni e delle complessità che permangono nel tessuto sociale, evidenziando la necessità di una vigilanza costante e di un approccio empatico nel rapporto con la cittadinanza.
La lettera pone l’accento sulla dedizione ininterrotta dell’Arma, un impegno che si protrae al di là delle pause estive e delle pause personali.
Mentre la maggior parte dei cittadini è impegnata nel meritato riposo vacanziero, i Carabinieri continuano a esercitare un ruolo fondamentale di sentinella, garantendo sicurezza e prossimità.
Questo servizio non si limita alle aree urbane, ma si estende a borghi remoti, lungo coste sabbiose, sulle strade che collegano il Paese e in quelle località turistiche che, paradossalmente, concentrano una maggiore vulnerabilità.
La missione dell’Arma, come sottolinea il Comandante Luongo, non è solo quella di reprimere il crimine, ma anche di costruire un rapporto di fiducia e collaborazione con la comunità.
Un rapporto che si fonda sulla presenza costante, sulla disponibilità all’ascolto e sulla capacità di interpretare i bisogni della popolazione.
In questo senso, gli episodi negativi che si verificano rappresentano una sfida non solo per l’Arma, ma per l’intera società, invitando a una riflessione più profonda sui valori di legalità, rispetto e convivenza civile.
La lettera è quindi un invito alla riflessione, un monito alla vigilanza e un inno alla dedizione di chi, in divisa, continua a servire il Paese con onore e abnegazione.
