27 marzo 2024 – 18:33
Il noto filologo Canfora è stato oggetto di una querela per diffamazione da parte della premier, in relazione alla dichiarazione rilasciata durante un incontro sul conflitto in Ucraina presso il liceo Fermi di Bari. Nell’esprimere il suo pensiero, Canfora ha definito la premier come “neonazista nell’animo”, sottolineando la sua presunta vicinanza ai neonazisti ucraini e il ruolo di rilievo che avrebbe assunto. La reazione della maggioranza di Governo non si è fatta attendere, con Meloni che ha condannato fermamente le parole del professore, definendole inaccettabili e strumentalizzanti nei confronti dei giovani studenti.La querela presentata dalla premier ha dato il via a un’indagine giudiziaria che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm Giuseppe Dentamaro. L’udienza preliminare è stata fissata per il 16 aprile, con Canfora assistito dall’avvocato Michele Laforgia e la premier difesa dal sottosegretario Andrea Delmastro. In segno di solidarietà nei confronti del filologo, diverse organizzazioni hanno avviato una raccolta firme per manifestare sostegno e supporto.Tra coloro che hanno aderito al documento figurano i sei comitati provinciali dell’Anpi pugliese, l’Arci Puglia e BariBat, la Cgil Puglia insieme alla Camera del Lavoro metropolitana di Bari, Libera Puglia, la Fondazione Giuseppe Di Vagno, vari partiti politici e associazioni politico-culturali, nonché le organizzazioni studentesche riunite nella Rete della Conoscenza a livello regionale.