Ritorna a illuminare il panorama culturale valdostano Etétrad, il Festival internazionale delle nuove musiche trad, giunto alla sua ventisettesima edizione.
Un appuntamento imprescindibile che, quest’anno, si configura come un crocevia tra radici ancestrali e sperimentazioni contemporanee, un vero e proprio laboratorio sonoro che esplora le infinite sfumature del patrimonio musicale tradizionale, proiettandolo verso il futuro.
La manifestazione si articolerà in due momenti distinti: un’apertura a Aosta il 26 agosto, con l’energia contagiosa dei Muddy Gurdy che animerà Piazza Roncas, e una successiva immersione nel cuore medievale di Fénis, dal 27 al 29 agosto.
Un programma fitto di eventi prevede ben 25 concerti, affiancati da workshop dedicati a musica, canto e danza, un’opportunità unica per avvicinarsi da vicino alle tecniche e alle tradizioni che animano questo universo musicale.
Il cartellone artistico di quest’anno presenta un mix di nomi consolidati e nuove promesse, un intreccio di culture e di stili che riflette la vocazione internazionale del festival.
A spiccare è la presenza dei Violons barbares, il trio mongolo-bulgaro-francese capace di unire l’intensità emotiva delle musiche tradizionali con un’energia travolgente.
Il ritorno dei valdostani L’Orage, con la loro ricerca sonora profondamente legata al territorio, aggiunge un tocco di familiarità e di identità.
Particolarmente atteso è l’esordio di Illa, formazione emergente che incarna il neo-trad, portando con sé un approccio innovativo e contaminato.
La danza tradizionale dei francesi Ciac boum, con la loro vitalità e il loro ritmo incalzante, promette un’esperienza coinvolgente e appassionante.
Infine, Calabro 35, formazione valdostana dalla forte valenza narrativa, ci condurrà in un viaggio emozionale attraverso le storie di emigrazione dal Sud Italia, testimonianze preziose di un passato che continua a risuonare.
Durante la conferenza stampa di presentazione, tenutasi presso la Distilleria Saint-Roch, il direttore artistico Vincent Boniface ha sottolineato l’ambizione e la crescita costante del festival, frutto di una solida partnership con istituzioni e enti locali.
Un ulteriore segnale di riconoscimento è arrivato con l’assegnazione, per il triennio 2025-2027, di un importante fondo ministeriale.
Come ha spiegato il presidente dell’associazione culturale, Paolo Dall’Ara, questa prestigiosa iniziativa si inserisce in un percorso culturale più ampio, che intende creare un ponte musicale tra i tre angoli del Monte Bianco, favorendo lo scambio e la collaborazione tra Valle d’Aosta, Francia e Svizzera.
Etétrad si conferma dunque un motore di sviluppo culturale e un punto di riferimento imprescindibile per la valorizzazione e la diffusione delle musiche tradizionali, aprendo nuove prospettive e creando connessioni tra persone e culture.