20 febbraio 2024 – 12:22
Sono stati eseguiti controlli su un gruppo di 80 dentisti, risultando che ben 33 milioni di euro siano stati sottratti alla tassazione, con ulteriori cinque milioni di euro sequestrati in quanto presunto profitto derivante da dichiarazioni fraudolente nel periodo compreso tra il 2016 e il 2020. L’operazione ha coinvolto un totale di 47 odontoiatri, nell’ambito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Bari che hanno interessato tutte le province di Puglia e Basilicata. Questa inchiesta è partita da un controllo fiscale effettuato nei confronti di uno studio odontoiatrico situato a Bari, che ha portato all’individuazione di un ingegnere informatico responsabile della creazione e fornitura di un software gestionale. Questo software consentiva la gestione di una contabilità parallela, ostacolando così i controlli dell’amministrazione finanziaria. Le autorità competenti hanno proceduto al sequestro di telefoni cellulari, dispositivi informatici e documenti vari, inclusi backup del software utilizzato anche da altri professionisti del settore. Per accedere a questo sistema informatico era sufficiente inserire una chiavetta USB nel computer, premere il tasto F12 sulla tastiera e digitare una password specifica. In questo modo era possibile creare schede clienti contenenti registrazioni contabili non ufficiali.