mercoledì 20 Agosto 2025
22.1 C
Genova

Traffico di rifiuti: Smascherata organizzazione criminale con destino l’Africa

Un’operazione di portata significativa, condotta dal nucleo Forestale dei Carabinieri di Borghetto Vara, sotto la direzione operativa della Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato alla luce e smantellato un’organizzazione criminale specializzata nel traffico illegale di rifiuti, con destinazione il continente africano.
L’indagine, gestita con acume dai sostituti procuratori Maria Pia Simonetti e Federico Manotti, ha svelato un sistema complesso e strutturato, attivo almeno dal marzo 2023, che ha violato in modo sistematico le normative ambientali e i protocolli di sicurezza, generando potenziali rischi per la salute pubblica e l’ecosistema.

L’attività illecita si è manifestata in una serie di fasi interconnesse, a partire dalla raccolta occulta di materiali di scarto da privati e imprese locali nella provincia della Spezia.
Questo flusso di rifiuti, costituito principalmente da apparecchiature elettriche ed elettroniche obsolete (RAEE), ingombranti, veicoli fuori uso (VFU) e componenti automobilari, veniva poi trasportato clandestinamente, eludendo i controlli e le procedure legali.

Il materiale accumulato non veniva smaltito in impianti autorizzati, ma veniva immagazzinato illegalmente, presumibilmente in attesa di essere esportato.

L’indagine ha ricostruito almeno ventidue episodi distinti di raccolta e trasporto illecito di rifiuti, una sequenza di attività volte a generare profitto a discapito della legalità e della tutela ambientale.

Particolarmente allarmanti risultano essere i due tentativi di esportazione verso la Nigeria, che evidenziano l’ambizione dell’organizzazione nel suo intento di aggirare le normative internazionali in materia di gestione dei rifiuti, soprattutto quelli classificati come pericolosi.
L’assenza di documentazione attestante il corretto trattamento e la sanificazione dei materiali esportati solleva seri dubbi sulle condizioni di sicurezza e sui potenziali impatti ambientali in un paese già gravato da criticità legate alla gestione dei rifiuti.
L’operazione ha inoltre rivelato un’attività di demolizione abusiva di veicoli, un ulteriore tassello che dimostra la versatilità e la capacità dell’organizzazione nell’adattarsi a diverse forme di illecito.
Le misure cautelari disposte dal giudice, che includono l’obbligo di dimora aggravato, il divieto di uscire nelle ore notturne e l’obbligo di presentazione periodica alle forze dell’ordine, mirano a limitare la capacità operativa dei responsabili e a garantire la continuità dell’indagine.
La ricercatezza di due persone coinvolte testimonia la difficoltà di ricostruire la rete criminale nella sua interezza e segnala la necessità di ulteriori approfondimenti per identificare eventuali complici e finanziatori.
L’intera vicenda sottolinea la crescente sofisticazione delle organizzazioni criminali che, sfruttando la crescente produzione di rifiuti e le debolezze dei sistemi di controllo, sono in grado di generare ingenti profitti a discapito della collettività e dell’ambiente.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -