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Modena Nord: Arsenale e Tartarughe Protette in Autostrada

Durante un controllo stradale effettuato nella serata del 19 agosto, nei pressi dell’uscita autostradale di Modena Nord, i Carabinieri della locale stazione, supportati dalla Polizia Stradale, hanno intercettato un uomo di 63 anni, dando inizio a una sequenza di eventi che ha rivelato un allarmante accumulo di armi e una inattesa presenza di fauna protetta.
L’ispezione del veicolo, eseguita a seguito di un’attività di routine, ha portato alla luce un vero e proprio arsenale, composto da una pistola semiautomatica con relativo caricatore e sette cartucce di calibro 7,65, un pesante machete con una lama di notevoli dimensioni (15 centimetri), due coltelli da lancio, tre dispositivi a impulsi elettrici, comunemente noti come “taser”, una balestra completa di frecce, una carabina ad aria compressa e uno sfollagente.

La scoperta di questo repertorio di armi solleva interrogativi significativi in merito alle intenzioni dell’uomo e alla sua potenziale capacità di arrecare danno.
L’insieme degli oggetti rinvenuti suggerisce una preparazione non trascurabile, capace di alimentare preoccupazioni legate alla sicurezza pubblica.
La presenza di armi da taglio, dispositivi elettroshock e armi da tiro indica una gamma di potenziali azioni violente, mentre la balestra e la carabina ad aria compressa, pur richiedendo una certa abilità nell’utilizzo, ampliano ulteriormente lo spettro delle possibili minacce.
Tuttavia, l’incongruenza e la bizzarria della situazione si acuiscono con un elemento del tutto inatteso: all’interno dell’autovettura erano presenti cinque esemplari di *Testudo Hermanni*, una specie di tartaruga terrestre rigorosamente protetta a livello nazionale e comunitario.
La *Testudo Hermanni*, caratterizzata da un carapace bombato e da una vivace colorazione gialla e nera, è una specie fragile, vulnerabile a causa della perdita di habitat, del bracconaggio e della raccolta illegale per il mercato degli animali da compagnia.
La presenza di questi esemplari, evidentemente prelevati dal loro ambiente naturale, configura un reato specifico legato al traffico di fauna selvatica protetta, aggravato dalla loro potenziale sofferenza e dal rischio di comprometterne la sopravvivenza.
Le cinque tartarughe sono state prontamente affidate al locale Centro Fauna Selvatica “Il Pettirosso”, dove verranno sottoposte a controllo veterinario e curate per eventuali traumi o patologie.

Parallelamente, le autorità competenti hanno denunciato l’uomo per il possesso illegale di armi e per il reato di detenzione di fauna selvatica protetta, aprendo un’indagine volta a chiarire le motivazioni che lo hanno spinto a compiere questi gesti, nonché a verificare la provenienza degli animali e ad accertare se fossero coinvolti altri soggetti in questa attività illecita.

L’episodio, oltre a sollevare immediate questioni di sicurezza pubblica, sottolinea l’importanza di rafforzare i controlli e la sensibilizzazione sulla protezione della biodiversità e sulla lotta al commercio illegale di specie animali protette.

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