lunedì 25 Agosto 2025
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Turismo estremo in Dolomiti: l’Alpino denuncia l’eliturismo

L’avvento di un turismo sempre più “esibizionista” e assetato di esperienze estreme sta ridefinendo il rapporto tra l’uomo e il fragile ecosistema alpino, in particolare nelle aree dolomitiche, patrimonio UNESCO.

Un’emergenza silenziosa, che si aggiunge alle già note problematiche legate all’accumulo di persone in punti panoramici alla ricerca del “selfie” perfetto, si manifesta con la proliferazione di servizi di elitaxi, ovvero trasferimenti in elicottero che trasportano turisti in zone di difficile accesso, spesso al di là delle capacità di fruizione sostenibile del territorio.
Il Club Alpino Italiano – Sezione Veneto, con crescente preoccupazione, ha denunciato un fenomeno che trasforma le maestose Alpi in un palcoscenico per un turismo ad alto impatto, intrinsecamente insostenibile.
L’ultimo, eclatante episodio, testimoniato da alpinisti esperti che avevano appena concluso la scalata della ‘Torre Trieste’ nel gruppo del Civetta, ha visto l’atterraggio di un elicottero che ha imbarcato venti turisti, i quali si sono successivamente lanciati in parapendio o con tute alari.
Questo non è un evento isolato, bensì il sintomo di una trasformazione profonda del paesaggio montano, eroso da una logica di accessibilità immediata e spettacolarizzazione.

La pressione esercitata da questo “eliturismo” non si limita all’impatto visivo, ma si traduce in un’alterazione dei delicati equilibri ambientali.
Il rumore dei rotori disturba la fauna selvatica, il traffico aereo aumenta il rischio di incidenti e l’atterraggio degli elicotteri compattata il suolo, favorendo l’erosione.
Inoltre, questa modalità di fruizione del territorio, spesso promossa da operatori turistici senza una reale consapevolezza delle implicazioni ambientali, contribuisce a una progressiva dequalificazione dell’esperienza alpinistica, svuotandola del suo valore intrinseco di sfida e di connessione con la natura.

Il CAI Veneto si fa portavoce di una necessità urgente: la definizione di un quadro normativo regionale che regolamenti l’attività di volo in montagna.

In attesa di un intervento legislativo a livello nazionale, che al momento sembra lontano, la Regione Veneto è chiamata a intervenire con determinazione, attraverso il proprio Consiglio Regionale, per stabilire limiti e criteri per l’utilizzo degli elicotteri, garantendo la tutela del paesaggio, della biodiversità e della sicurezza.
Tale regolamento dovrebbe prevedere la valutazione preventiva dell’impatto ambientale di ogni operazione di volo, la definizione di aree sensibili in cui l’attività elitaria è vietata o limitata, e la promozione di alternative di trasporto più sostenibili, come il trekking e l’utilizzo dei mezzi pubblici.

La salvaguardia delle Alpi non è solo una questione ambientale, ma una responsabilità collettiva che coinvolge istituzioni, operatori turistici e visitatori.

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