giovedì 11 Settembre 2025
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Panda scomparsa, lotta per la salute: appello disperato da Campomarino.

La scomparsa di una Fiat Panda a Campomarino Lido ha innescato un’inattesa spirale di disperazione e un appello toccante, un grido di aiuto lanciato da un pensionato beneventano, gravato da una condizione di invalidità che lo rende fortemente dipendente da un mezzo di trasporto per accedere a cure mediche essenziali.
La vettura, sottratta nella notte tra il 19 e il 20 agosto in un parcheggio del centro balneare, non è un semplice bene materiale, ma un pilastro fondamentale per la sua sopravvivenza e per la gestione di una delicata condizione di salute.
L’uomo, cinquantacinquenne, costretto alla pensione a causa di problematiche fisiche complesse, è portatore di un dispositivo di elettrostimolazione del midollo osseo, un intervento salvavita che richiede controlli periodici e rigorosi presso il Policlinico Gemelli di Roma.
L’assenza della Panda, utilizzata abitualmente dal figlio per consentirgli di raggiungere la capitale, lo ha isolato, rendendo impraticabile la prosecuzione delle terapie e dei monitoraggi indispensabili per la sua stabilità clinica.

L’episodio, che si configura come un atto di microcriminalità, assume una risonanza emotiva particolare per la vulnerabilità della vittima.

L’appello diretto ai responsabili, espresso con profonda angoscia, rivela la gravità della situazione: un uomo totalmente invalido, ora privato di un supporto vitale, si trova di fronte a barriere insormontabili per accedere alle cure necessarie.

La perdita dell’auto non è solo una privazione materiale, ma una frustrazione del diritto alla salute, un ostacolo alla continuità assistenziale che mette a repentaglio il suo benessere.
Il figlio ha prontamente sporto denuncia ai Carabinieri, i quali hanno avviato le indagini per rintracciare la vettura e assicurare alla giustizia i colpevoli.
Oltre all’aspetto investigativo, si spera che la vicenda possa sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della fragilità e della necessità di tutela verso le persone con disabilità, evidenziando come un gesto apparentemente banale possa avere conseguenze drammatiche sulla qualità della vita di chi si trova in condizioni di particolare vulnerabilità.

La restituzione della Fiat Panda rappresenta, in questo momento, la speranza concreta di un ritorno alla normalità per un uomo che lotta quotidianamente per superare le sfide imposte dalla sua condizione di invalidità.

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