27 maggio 2024 – 16:40
Il mistero che avvolge la morte di Angelo Onorato, imprenditore palermitano e marito dell’eurodeputata Francesca Donato, si infittisce sempre di più. Giunto da solo in auto nel luogo dove è stato ritrovato senza vita con una fascetta stretta attorno al collo, le telecamere della zona hanno catturato il suo arrivo, ma la scena del presunto suicidio è avvenuta in una zona non sorvegliata dalle videocamere. La procura di Palermo ha aperto un fascicolo per omicidio, sebbene i magistrati propendano ancora per la tesi del suicidio. Tuttavia, i familiari insistono nel sostenere che Angelo sia stato ucciso e non si siano rassegnati alla versione del suicidio.Al centro di questo enigma si trova una lettera consegnata all’avvocato giovedì scorso, ma scritta da Onorato lo scorso febbraio. In essa si fa riferimento a una richiesta di risarcimento legata alla costruzione di un capannone a Capaci e contiene la frase inquietante: “qualcuno mi vuole male”. Questo dettaglio getta ulteriore ombra sulle circostanze della sua morte e alimenta dubbi sulla verità dei fatti.La vicenda si fa sempre più complessa e intricata, coinvolgendo non solo il mondo degli affari e delle relazioni personali di Onorato, ma anche il sospetto che possa esserci ben altro dietro al suo tragico destino. Mentre le indagini proseguono e emergono nuovi elementi, resta aperta la questione su cosa abbia portato alla fine prematura di questo imprenditore dal futuro promettente.