La candidatura di Antonio Decaro alla presidenza della Regione Puglia, a lungo sussurrata, si materializza ora in una dichiarazione pubblica, veicolata attraverso un post sui social media che segna una netta presa di posizione.
L’ex sindaco di Bari, figura di spicco del centrosinistra pugliese, non nega l’intenzione di correre, ma lo fa con una precisazione cruciale: aspirare a una presidenza autonoma, capace di tracciare una rotta indipendente dalle dinamiche e dalle scelte pregresse.
Questa affermazione è un chiaro riferimento alle recenti tensioni che hanno investito il partito, in particolare al veto opposto dal governatore uscente Michele Emiliano e dall’ex governatore Nichi Vendola, figure che hanno plasmato la politica regionale negli ultimi vent’anni.
Decaro, con un linguaggio che bilancia rispetto e determinazione, esprime stima e affetto per entrambi, riconoscendo il debito che ha nei confronti di un percorso comune di cui è fiero.
Tuttavia, sottolinea la necessità di un cambiamento di passo, di un’impostazione che non si carichi del peso di decisioni passate, ma che proietti la Regione verso il futuro con una visione propria.
La dichiarazione di Decaro va letta alla luce di un contesto politico complesso.
La regione Puglia, dopo anni di leadership condivisa e, talvolta, di contrasti interni, si trova a fronteggiare sfide significative: la ripresa economica post-pandemica, la gestione dei fondi europei del PNRR, la transizione ecologica e la necessità di un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo.
In questo scenario, la richiesta di autonomia espressa da Decaro può essere interpretata come un tentativo di liberare la presidenza da dinamiche di partito che hanno, in passato, limitato la capacità di azione e la visione strategica.
La sua candidatura, pertanto, si presenta come una potenziale ripartenza, un tentativo di superare le divisioni e le rigidità che hanno caratterizzato il centrosinistra pugliese.
Decaro, forte del suo solido background amministrativo maturato a Bari, si propone come un candidato in grado di coniugare esperienza, visione e capacità di ascolto, al fine di costruire un’alleanza ampia e coesa attorno a un progetto di sviluppo per la Puglia che sia realmente al servizio dei cittadini.
La sua sfida sarà quella di tradurre questa aspirazione all’autonomia in un programma concreto e condiviso, capace di raccogliere il consenso di un elettorato che anela a un cambiamento profondo e duraturo.