La Corte Ue ha respinto la richiesta di risarcimento da 880 milioni di euro avanzata dalla famiglia Malacalza, ex azionisti di Banca Carige, contro la Banca centrale europea. La decisione è stata presa in seguito all’azione legale presentata da Malacalza Investimenti e Vittorio Malacalza. La sentenza sottolinea che non vi è alcun obbligo da parte della BCE di corrispondere tale somma agli ex azionisti della banca italiana. Questo verdetto rappresenta un importante precedente giuridico che chiarisce le responsabilità e i limiti delle istituzioni finanziarie europee nei confronti degli investitori. La questione sollevata dai Malacalza riguardava presunti danni subiti a causa dell’intervento della BCE nella gestione di Banca Carige durante la crisi finanziaria. Tuttavia, la Corte Ue ha stabilito che l’operato della Banca centrale europea è stato conforme al mandato istituzionale e non ha comportato violazioni dei diritti degli azionisti. Inoltre, la sentenza evidenzia l’importanza di garantire la stabilità del sistema bancario europeo attraverso interventi tempestivi ed efficaci delle autorità competenti. Alla luce di questa decisione, emerge chiaramente il ruolo fondamentale della BCE nel preservare l’integrità e il buon funzionamento del settore bancario nell’Unione Europea.
Verdetto della Corte Ue: respinta richiesta di risarcimento da 880 milioni di euro dei Malacalza contro la BCE
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