08 marzo 2024 – 16:13
Dopo un lungo e intricato percorso investigativo durato ben 25 anni, finalmente è stato possibile identificare i mandanti dell’efferato omicidio del sindacalista siciliano della Uil Mico Geraci. Il tragico evento avvenne l’8 ottobre del lontano 1998 a Caccamo (Pa), quando Geraci fu brutalmente ucciso da una raffica di colpi sparati da un fucile a pompa, davanti agli occhi atterriti del figlio e alla disperazione della moglie. Grazie all’operato scrupoloso dei carabinieri, che agirono su delega della Dda di Palermo guidata con fermezza dal procuratore Maurizio de Lucia, è stata notificata in carcere un’ordinanza di custodia cautelare ai boss di Trabia, Pietro e Salvatore Rinella.Questo triste episodio ha segnato profondamente la comunità locale e il mondo sindacale, generando sconcerto e indignazione per la violenza insensata perpetrata ai danni di un uomo impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori. Nel corso degli anni, l’inchiesta sul delitto ha vissuto varie fasi, con archiviazioni seguite da riaperture che hanno mantenuto viva la speranza di fare giustizia per Mico Geraci e la sua famiglia.Oggi, finalmente, grazie al lavoro instancabile delle forze dell’ordine e alla determinazione della magistratura palermitana, si apre una nuova pagina nella ricerca della verità e nella punizione dei responsabili materiali e morali di questo vile assassinio. La società civile guarda con attenzione a questi sviluppi processuali, auspicando che la giustizia possa essere fatta pienamente e che la memoria di Mico Geraci possa essere onorata come merita: come simbolo di impegno sociale e lotta contro ogni forma di sopraffazione e criminalità.
