Nasce un nuovo coro a Caivano, ispirato al Piccolo Coro dell’Antoniano, portando nuova musica e gioia nella comunità.

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18 dicembre 2023 – 20:13

Il Piccolo coro di Caivano è un progetto che coinvolge sessanta bambine e bambini dai quattro anni in su, offrendo loro un momento di aggregazione e gioco, ma anche la possibilità di riscatto per l’intera comunità attraverso la cultura. Questa iniziativa è nata grazie alla collaborazione del ministero della Cultura con Antoniano-Opere francescane e il ministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità. L’obiettivo è riproporre nel comune alle porte di Napoli l’esperienza felice del Piccolo Coro dell’Antoniano.Caivano, prima considerata una periferia dimenticata sia fisicamente che spiritualmente, è diventata un simbolo grazie a questa recente attenzione. Il sottosegretario Gianmarco Mazzi spiega che si vuole creare un modello affinché Caivano diventi un esempio di speranza e impegno dello Stato. L’obiettivo è portare cose “normali” al comune campano dopo il progetto del Mic di una biblioteca. Il Coro dell’Antoniano viene coinvolto perché rappresenta una delle più belle iniziative sociali italiane ed esiste dal 1963.Il Mic sosterrà il progetto nel tempo con un piano pluriennale al fine di creare nel comune campano la stessa atmosfera dell’Antoniano, trasferendone valori e motivazione. Le bambine e i bambini saranno coinvolti attraverso un’attività di preparazione fino alla formazione del coro effettivo composto da sessanta elementi. Mazzi propone di intitolare il Coro a Fortuna, la bambina uccisa a sei anni dopo ripetuti abusi e lanciata dal balcone come fosse uno scarto. Si spera che questa iniziativa possa cambiare il destino delle persone nelle periferie italiane.La ministra della famiglia Eugenia Maria Roccella commenta che il progetto unisce le caratteristiche dello sport di fare squadra e stare insieme con l’elemento non competitivo di gioia che dà la musica. Carlo Conti, direttore artistico dello Zecchino d’oro, esorta a fare crescere bene i ragazzi offrendo loro l’esempio perché solo così si può avere un futuro migliore. Auspica che il Coro di Caivano diventi una realtà fortissima accanto al Coro dell’Antoniano nelle prossime edizioni dello Zecchino.Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano conosce bene la realtà di Caivano e ha documentato fatti tragici e atroci quando era direttore di un quotidiano a Napoli. Per questo motivo dedica meno tempo alle serate cinematografiche e più alle periferie. Ha visitato già il quartiere di Soccavo, un’altra periferia difficile di Napoli, e ha intenzione di andare anche a Caivano, Scampia e nella periferia di Palermo. Il suo obiettivo è portare cultura soprattutto nelle periferie italiane perché crede che sia lì che si debbano diffondere i grandi valori di appartenenza.A Caivano si sta realizzando una grande infrastruttura sociale e culturale. Il ministro ha messo a disposizione una parte delle risorse per i grandi progetti perché desidera che nasca un teatro, una biblioteca dove i giovani possano studiare e scambiarsi idee. L’obiettivo è creare una fabbrica di buoni cittadini, persone che attraverso la cultura possano ritrovare i grandi valori di appartenenza. Questa è una risposta concreta e tangibile ai discorsi vuoti dei parolai dei social media che si sentono ogni venerdì ma non realizzano nulla di concreto.

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