La realizzazione della funivia che collegherà Trento al Monte Bondone, un’opera di rilevanza strategica per la mobilità sostenibile e lo sviluppo turistico del territorio, si configura come un progetto complesso, articolato in due sezioni distinte che richiedono approcci procedurali differenziati.
La Provincia di Trento, in risposta alle legittime preoccupazioni espresse dagli stakeholders, in particolare dalle associazioni ambientaliste, ha chiarito le ragioni del ritardo nell’avvio della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) relativa al secondo lotto, quello che si estende da Sardagna alla vetta del Bondone.
Questo slittamento, quantificato in circa sei mesi rispetto al primo tratto (Trento-Sardagna), non è frutto di un’imprevisto casuale, ma riflette un’analisi approfondita e una pianificazione meticolosa volta a minimizzare qualsiasi impatto ambientale e a garantire la massima fattibilità tecnica.
L’impegno della Provincia si manifesta nell’attivazione di un’indagine geologica preventiva, una serie di sondaggi e misurazioni avanzate che mirano a caratterizzare in modo esaustivo le condizioni geologiche del tracciato Sardagna-Monte Bondone.
Tale attività è stata concordata con l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA), a dimostrazione della volontà di una collaborazione trasparente e partecipata.
La complessità del progetto è ulteriormente amplificata dalla necessità di coordinare le attività con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale contribuisce con un finanziamento significativo, pari a 37,4 milioni di euro, destinato al primo tratto.
Questo sostegno economico, pur essendo cruciale per la realizzazione dell’opera, impone il rispetto di scadenze precise, che potrebbero essere compromesse da approfondimenti geologici aggiuntivi.
La decisione di procedere con questi studi preliminari dimostra quindi una priorità data alla qualità e alla sicurezza, anche a costo di un leggero ritardo nei tempi di realizzazione.
La Provincia di Trento garantisce che entro la fine del 2025 sarà definito e pubblicato il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE), documento fondamentale che illustrerà nel dettaglio le caratteristiche tecniche, i costi stimati e i benefici attesi del collegamento funiviario.
L’opera si inserisce, inoltre, in un quadro di programmazione più ampio, frutto di una profonda collaborazione con l’amministrazione comunale, che ha integrato il progetto nel proprio Piano di Mobilità, evidenziando l’importanza strategica di questo intervento per la connettività e la sostenibilità del territorio.
Il progetto ambisce a divenire un catalizzatore per lo sviluppo turistico, promuovendo al contempo un modello di mobilità dolce e rispettosa dell’ambiente alpino.