Nella mattinata odierna, la Ferrata di Montalbano, impervia via ferrata che si erge sulle pareti rocciose a Mori, è stata teatro di un intervento di soccorso alpino che ha messo a dura prova l’esperienza e la prontezza dei soccorritori.
Una coppia di turisti ungheresi, intenti a conquistare il percorso, si è trovata a richiedere assistenza, rivelando una situazione più complessa di quanto inizialmente percepito.
L’uomo, un sessantaduenne, ha lanciato l’allarme intorno alle 11:40, segnalando un’improvvisa e debilitante esaurimento fisico che lo ha reso incapace di proseguire.
La comunicazione, inoltrata al 112, ha immediatamente attivato il meccanismo di risposta di emergenza, mobilitando la Stazione Vallagarina del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino.
Una squadra composta da quattro operatori altamente specializzati è stata tempestivamente inviata sulla parete, affrontando la difficoltà del terreno e la necessità di coordinare le operazioni in quota.
Mentre un gruppo si muoveva via terra per raggiungere l’escursionista, la moglie, inizialmente intenzionata a completare autonomamente il percorso, comunicava la sua volontà di procedere.
La situazione si è rapidamente evoluta quando, dopo essere stata raggiunta e calata in sicurezza per circa cento metri, l’uomo ha ricevuto una nuova comunicazione dalla moglie.
La donna, giunta sull’ultima sezione del percorso, caratterizzata da una serie di scale strapiombanti, si trovava bloccata, vittima della combinazione di stanchezza e del caldo intenso che si faceva sentire in quota.
La necessità di una nuova squadra in movimento ha richiesto una riorganizzazione delle risorse.
Due soccorritori hanno ripercorso la via ferrata per raggiungere la donna, mentre gli altri si posizionavano in prossimità dell’uscita.
Una volta raggiunta l’escursionista, è stato allestito un ancoraggio provvisorio e la donna è stata parancata per una quindicina di metri, conducendola in salvo.
L’episodio sottolinea l’importanza cruciale della preparazione fisica e dell’adeguata valutazione delle proprie capacità quando si affrontano percorsi di montagna, soprattutto quelli attrezzati come le vie ferrate.
La comunicazione tempestiva, la professionalità dei soccorritori e la capacità di adattamento alle mutevoli condizioni ambientali hanno permesso di gestire l’emergenza con successo, garantendo l’incolumità di entrambi gli escursionisti.
L’evento pone inoltre l’attenzione sulla necessità di considerare attentamente le condizioni meteorologiche e il livello di affaticamento, elementi spesso sottovalutati, ma potenzialmente determinanti per la sicurezza in ambiente alpino.