Nella quieta cornice alpina della Val Cimoliana, in provincia di Pordenone, si è recentemente conclusa una complessa operazione di soccorso, orchestrata con precisione e tempestività dal Soccorso alpino della Valcellina e dall’elisoccorso regionale Fvg.
La vicenda, risoltasi nella tarda serata, ha visto coinvolti due giovani escursionisti, entrambi residenti nel pordenonese e di età compresa tra i venti e i venticinque anni, che si sono persi in un ambiente montano particolarmente ostile e tecnicamente impegnativo.
La difficoltà della situazione era acutamente amplificata dalla posizione in cui i due si sono trovati: un’area impervia, caratterizzata da un terreno roccioso e ripido, situata attorno ai mille metri di quota, in prossimità del Col de le Gremane.
La zona, nota per la sua natura selvaggia e per le sue sfide alpinistiche, ha reso immediata la consapevolezza della necessità di un intervento specializzato.
La comunicazione, prontamente effettuata tramite il numero unico di emergenza 112, ha innescato la reazione dei soccorritori.
L’intervento si è articolato in due fasi distinte, calibrate per garantire la massima efficacia e sicurezza.
L’elicottero dell’emergenza sanitaria, con l’abile supporto del verricellista, ha proceduto al recupero della giovane escursionista, la cui posizione, presumibilmente più esposta, richiedeva una rapida estrazione dall’ambiente montano.
Parallelamente, una squadra composta da quattro soccorritori alpini esperti ha intrapreso un’operazione a piedi per accompagnare il ragazzo in sicurezza fino alla valle.
Questa scelta, dettata da considerazioni di sicurezza e dalla necessità di valutare accuratamente il percorso, ha permesso di gestire l’emergenza in modo ponderato e mirato.
L’intera operazione, che ha richiesto un notevole dispendio di energie e risorse, si è conclusa con successo intorno alle ore 22:30.
L’episodio sottolinea, ancora una volta, l’importanza di una preparazione adeguata per chi intraprende escursioni in montagna, con particolare attenzione alla conoscenza del territorio, alle condizioni meteorologiche e all’equipaggiamento indispensabile.
Inoltre, evidenzia la professionalità e l’efficacia dei soccorsi alpini e dell’elisoccorso regionale, pilastri fondamentali per la tutela della sicurezza e dell’incolumità di chi fruisce delle meravigliose, ma potenzialmente pericolose, montagne friulane.
La vicenda offre un monito a pianificare accuratamente ogni escursione e a non sottovalutare mai la potenza e l’imprevedibilità della natura selvaggia.