Il talento brasiliano Brenner Souza da Silva, venticinquenne, intraprende un nuovo capitolo della sua carriera calcistica, accordandosi con il FC Cincinnati, club militante nella Major League Soccer (MLS) statunitense.
La formula prevede un prestito biennale, estendibile fino al 31 dicembre 2025, legato a un’opzione di acquisto che il club americano potrà esercitare.
L’Udinese ha ufficializzato il trasferimento attraverso i canali comunicativi del club.
Questo ritorno negli Stati Uniti rappresenta una sorta di inversione di rotta nella parabola calcistica di Brenner.
Due anni fa, l’Udinese lo aveva strappato al Cincinnati per una cifra considerevole, stimata attorno ai dieci milioni di euro, vedendolo come un elemento chiave per l’attacco friulano.
L’operazione, però, si è rivelata un investimento ampiamente sottostimato, un vero e proprio buco in termini di rendimento sul campo.
In due stagioni, sotto la guida di tre differenti tecnici, Brenner ha faticato a ritagliarsi uno spazio significativo, accumulando solo 17 presenze e segnando un singolo gol, una statistica che riflette una difficoltà d’integrazione profonda e la mancata concretizzazione delle aspettative iniziali.
L’addio di Brenner, unitamente alla probabile risoluzione del contratto di Alexis Sanchez, sottolinea una fase di profonda riorganizzazione del progetto Udinese.
I due giocatori, ormai marginali rispetto alle scelte tecniche del mister Runjaic, si sono trovati progressivamente isolati dal gruppo, sia in campo che negli ambienti interni.
La loro partenza segna una netta separazione dal futuro tecnico del club.
Accanto a questi nomi di spicco, anche il promettente attaccante cileno Pizarro, arrivato in Friuli con grandi aspettative la scorsa estate, è destinato a lasciare la squadra in prestito.
La sua mancata integrazione nella prima squadra, nonostante il potenziale talento, testimonia le difficoltà incontrate nel suo percorso di crescita all’interno del club.
La decisione di cederlo in prestito offre al giovane cileno l’opportunità di maturare esperienza e ritagliarsi un ruolo in un contesto più adatto al suo sviluppo.
Questo movimento di giocatori indica una revisione strategica della rosa, orientata a valorizzare elementi più integrati nel progetto tecnico e a offrire opportunità a giovani talenti in grado di contribuire attivamente alla crescita del club.
