Nel giorno in cui il voto per le elezioni europee ha preso il via, un’ombra minacciosa si è levata sul panorama politico digitale: gli hacker russi noti come Noname057(16) hanno dichiarato la loro intenzione di attaccare le infrastrutture internet dei Paesi europei. Attraverso il loro canale Telegram, questa crew ha definito il Parlamento europeo come un “organismo pseudo-democratico e profondamente russofobo”, accusandolo di aver ignorato per otto lunghi anni il genocidio della popolazione del Donbass. Le sanzioni anti-russe sono state criticate come prive di senso, mentre l’annuncio “Stiamo arrivando! Gloria alla Russia!” risuona come una sfida aperta. A supporto dei Noname si sono schierati altri gruppi hacker come People’s CyberArmy, HackNeT e Cyberdragon, che hanno rivendicato attacchi contro enti olandesi – considerando che i Paesi Bassi sono i primi ad andare al voto in Europa oggi – tra cui il ministero della Giustizia e la compagnia di trasporto pubblico di Amsterdam Gvb. La minaccia informatica si fa sempre più concreta, gettando ombre sulla sicurezza digitale e sull’integrità delle istituzioni europee.
Minaccia hacker russa alle elezioni europee: “Stiamo arrivando! Gloria alla Russia!”
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