lunedì 25 Agosto 2025
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Perugia

Trafficante nigeriano arrestato: trionfo della Procura di Perugia

L’operazione “Black Passenger”, un’inchiesta giudiziaria complessa e protrattasi nel tempo, culmina con la cattura, nel Regno Unito, di un pericoloso trafficante nigeriano di 51 anni, sfuggito alla giustizia italiana per oltre sette anni.
La sua estradizione, imminente, segna un successo significativo per la Procura della Repubblica di Perugia, consolidando la sua capacità di contrasto al traffico internazionale di stupefacenti e dimostrando l’importanza cruciale della cooperazione internazionale.

L’arresto, realizzato il 19 agosto in Inghilterra e reso pubblico oggi, è il culmine di un’indagine iniziata nel biennio 2008-2009.

L’inchiesta, inizialmente incentrata su un’associazione criminale transnazionale di cittadini nigeriani dedita al traffico di cocaina tra Nigeria e Italia, ha svelato una struttura organizzativa sofisticata e ramificata.
L’associazione, operante su scala internazionale, aveva stabilito una fitta rete logistica per l’importazione di cocaina dalla Nigeria all’Italia.

I vertici dell’organizzazione, basati in Nigeria, non solo gestivano i flussi di droga, ma supervisionavano anche il reclutamento e l’addestramento di “corrieri umani”, figure chiave nel sistema di contrabbando.
Questi corrieri, spesso vulnerabili ed economicamente disagiati, venivano istruiti a ingerire ovuli contenenti cocaina, trasportando quantità considerevoli di sostanza stupefacente – fino a 1,5 chilogrammi per persona – attraverso voli settimanali diretti da Lagos a Roma Fiumicino.
L’indagine, caratterizzata dall’impiego di tecniche investigative all’avanguardia e da una solida rete di collaborazione internazionale, ha permesso di smantellare la struttura criminale, rivelandone le dinamiche interne e i canali di finanziamento.

Il monitoraggio dei flussi finanziari e delle comunicazioni ha fornito elementi cruciali per identificare i responsabili e tracciare i movimenti della droga.

Nel 2022, la sentenza definitiva ha portato all’emissione di 14 ordini di carcerazione.
Successivamente, è stata avviata un’operazione di localizzazione dei latitanti, coordinata dall’Ufficio di Servizio di Detenzione della Procura, che ha coinvolto personale della polizia penitenziaria in stretta collaborazione con la Divisione Interpol di Roma.

Grazie a questa sinergia, sono stati arrestati nove membri dell’organizzazione, tra cui due donne precedentemente irreperibili.
L’arresto a Strasburgo, avvenuto nell’aprile 2024, testimonia l’efficacia del monitoraggio a livello globale.
Il latitante, fuggito dall’Italia nel maggio 2018 attraverso l’aeroporto di Venezia, ha vagato tra Hockley (Regno Unito), Ghana e nuovamente il Regno Unito.
La sua localizzazione e l’arresto sono stati resi possibili grazie alla collaborazione con l’Interpol di Manchester, dimostrando l’importanza di un approccio cooperativo tra agenzie internazionali.
L’estradizione verso l’Italia è ora imminente, ponendo fine a un lungo periodo di latitanza e permettendo al responsabile di scontare la condanna.

Questo successo rafforza la capacità d’azione della Procura di Perugia e invia un messaggio chiaro: la fuga dalla giustizia non è più una strategia percorribile.

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