La recente approvazione, con voto favorevole della Commissione Governo del Territorio del Consiglio regionale e l’astensione dei rappresentanti del centrodestra, segna una tappa cruciale nel riassetto della continuità aerea per la Sardegna.
L’auspicato via libera, frutto dell’audizione dell’Assessora ai Trasporti, Barbara Manca, riflette un piano strategico volto a superare le criticità che hanno afflitto il sistema di collegamento aereo insulare negli anni passati, garantendo un servizio più efficiente, accessibile e sostenibile per la comunità sarda.
Il nuovo modello, elaborato dalla Giunta Todde, si discosta dalle precedenti configurazioni, introducendo un approccio innovativo che mira a ottimizzare le risorse, a promuovere la concorrenza tra operatori e a migliorare la qualità del servizio offerto ai passeggeri.
L’attenzione non è centrata unicamente sul mero mantenimento dei collegamenti, ma sull’integrazione con le necessità socio-economiche del territorio, tenendo conto delle peculiarità di ciascuna isola minore e delle dinamiche interne alla Sardegna stessa.
Il percorso amministrativo prevede ora un ritorno in Giunta regionale, seguito dall’invio al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) per la formalizzazione del decreto ministeriale.
Tale atto, un elemento imprescindibile per la piena operatività del nuovo sistema, comporterà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, rendendo il provvedimento accessibile e vincolante a livello comunitario.
L’ambizioso cronoprogramma delineato dall’esecutivo regionale prevede la pubblicazione del bando entro la fine di settembre.
Questa tempistica, se rispettata, permetterà di avviare la nuova continuità territoriale in concomitanza con l’inizio della stagione estiva del 2026, più precisamente a partire dalla domenica precedente, il 30 marzo 2026.
Questo arco temporale ravvicinato testimonia la volontà di dare una risposta concreta ed immediata ai bisogni espressi dalla popolazione, evitando ulteriori disagi e incertezze.
Il nuovo bando è atteso con particolare interesse, poiché dovrebbe prevedere criteri di selezione più rigorosi per gli operatori aerei, privilegiando non solo la capacità di garantire i collegamenti, ma anche l’impegno a utilizzare aeromobili moderni ed ecologici, a investire nella formazione del personale locale e a collaborare attivamente con le amministrazioni regionali e comunali.
L’implementazione di queste misure mira a stimolare un sano sviluppo del settore, promuovendo l’innovazione tecnologica e la creazione di posti di lavoro qualificati, rafforzando così il ruolo strategico della Sardegna nel contesto nazionale ed europeo.