La stazione ferroviaria di Ascoli Piceno si configura oggi come un tassello cruciale di un’opera più ampia, un progetto di rinascita che trascende la mera riparazione post-sisma.
L’intervento di adeguamento sismico e riqualificazione, finanziato da Rete Ferroviaria Italiana con un investimento complessivo di 5 milioni di euro, rappresenta un punto di svolta per l’intera comunità, mirando a restituire alla città una struttura moderna, sicura, funzionale e, soprattutto, pienamente accessibile a tutti.
L’opera si articola in diverse fasi, con un focus particolare sul piano terra del fabbricato viaggiatori, dove si stanno concludendo lavori di profonda trasformazione.
L’atrio, la sala d’attesa e gli uffici Start sono stati completamente rinnovati, con un’attenzione meticolosa agli impianti, alla creazione di nuovi servizi igienici e all’introduzione di una segnaletica e arredi contemporanei che conferiscono agli ambienti un’atmosfera accogliente e dinamica.
Si prevede il completamento di queste operazioni entro marzo 2026, preludio a un secondo stralcio dedicato alla riqualificazione del piazzale esterno, dove verranno implementati nuovi percorsi pedonali e ciclopedonali, una riorganizzazione intelligente della viabilità e collegamenti diretti, agevolando così l’intermodalità e la fluidità dei flussi di persone.
L’accessibilità universale è un pilastro fondamentale del progetto.
Gli interventi in corso mirano a superare le barriere architettoniche, integrandosi con le opere già realizzate sulle banchine ferroviarie e il collegamento pedonale ai binari, garantendo un accesso dignitoso e agevole per le persone con mobilità ridotta.
Questa attenzione alla disabilità non è un mero adempimento normativo, ma una scelta etica che riflette un impegno concreto verso l’inclusione sociale.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio quadro del Piano Complementare al PNRR, un programma ambizioso volto a promuovere la resilienza e la rigenerazione dei territori colpiti dai devastanti terremoti del 2009 e del 2016.
Grazie a un finanziamento di circa 32 milioni di euro, otto stazioni del cratere sismico, tra cui Ascoli, Macerata, Fabriano e Tolentino, saranno completamente trasformate.
Questo investimento strategico non si limita alla ricostruzione materiale, ma punta a potenziare la sicurezza, a favorire l’intermodalità e a valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico delle Marche.
Una stazione moderna e accessibile si rivela essere un potente volano per il turismo, incentivando il flusso di ciclisti, pellegrini e viaggiatori desiderosi di scoprire le bellezze di questa regione.
Un elemento di particolare interesse è la riqualificazione del piano primo della stazione, che ospiterà la “Casa dei Giovani”.
Questa iniziativa, promossa dal Comune di Ascoli Piceno attraverso un bando dell’Anci nazionale, offrirà uno spazio dedicato alle associazioni giovanili, con aree dedicate e spazi comuni per la co-progettazione di politiche mirate.
La “Casa dei Giovani” si prefigge di diventare un punto di riferimento per le nuove generazioni, promuovendo l’aggregazione sociale, la partecipazione civica e lo sviluppo di progetti innovativi.
Questo progetto testimonia la volontà di trasformare la stazione ferroviaria non solo in un nodo di trasporto, ma anche in un centro di aggregazione e di crescita per la comunità locale.