Nel corso dell’ultimo fine settimana si sono verificati quattro tragici episodi di suicidio all’interno delle carceri italiane, portando così a 43 il numero totale di detenuti che hanno perso la vita in questa drammatica maniera nel corso dell’anno. È stato rivelato che 16 di loro erano in attesa di giudizio al momento del gesto estremo. Il Garante dei diritti delle persone detenute ha avviato un’indagine approfondita sui recenti casi, raccogliendo informazioni al fine di comprendere le circostanze che hanno condotto a tali tragici eventi. È importante sottolineare che ogni situazione è unica e complessa: è necessario considerare la storia personale del detenuto, la sua età e il tempo residuo da scontare della pena. L’Autorità ha ribadito l’importanza di adottare un approccio equilibrato nell’applicazione della custodia cautelare e di promuovere misure deflattive per prevenire simili tragedie. La normativa attuale prevede la possibilità di benefici come la liberazione anticipata speciale, tuttavia è fondamentale rispettare quanto stabilito dall’articolo 4 bis della legge sull’ordinamento penitenziario che vieta tali benefici per determinati reati gravi. È stato rivelato che due dei detenuti deceduti nel fine settimana avrebbero completato la loro pena nel 2026, evidenziando ancora una volta la complessità e l’urgenza della situazione carceraria in Italia.
Tragedie carcerarie in Italia: 4 suicidi nel weekend, 43 detenuti morti quest’anno
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