Ursula von der Leyen avrebbe deciso di posticipare l’approvazione definitiva di un rapporto ufficiale dell’Unione Europea che mette in discussione l’Italia per la limitazione delle libertà dei media, con l’intento di ottenere il sostegno di Roma per essere confermata nel ruolo di presidente della Commissione Europea per un secondo mandato. Secondo quanto riportato da diverse fonti, un’indagine condotta dalla Commissione ha evidenziato un progressivo restringimento della libertà dei media in Italia sin dal 2022, anno in cui Giorgia Meloni è diventata primo ministro. Il rapporto annuale che valuta il rispetto dello stato di diritto all’interno degli Stati membri dell’UE era inizialmente previsto per il 3 luglio, ma sarà rimandato fino alla nomina del nuovo presidente della Commissione, come rivelato da due funzionari a Politico. Questo ritardo insolito potrebbe essere interpretato come una mossa politica da parte di von der Leyen, poicheeacute; attualmente sta cercando il supporto dei leader europei, tra cui Meloni, al fine di garantirsi un secondo mandato quinquennale alla guida dell’esecutivo europeo.
Rapporto UE su libertà dei media in Italia posticipato per ottenere sostegno di Roma
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