Trend stabile negli scioperi del 2023: leggera crescita rispetto al 2022, ma in netta diminuzione rispetto al 2012. Presidente Commissione: dati rivelano impatto sui servizi pubblici essenziali. Transporto passeggeri maggiormente colpito.

Nel corso del 2023, si è osservato un trend di stabilità rispetto all’anno precedente nel numero di scioperi registrati, confermando una tendenza simile a quella dell’anno precedente. Complessivamente, sono stati proclamati 1.649 scioperi, in leggera crescita rispetto al 2022 che ne aveva conteggiati 1.618. Di questi scioperi annunciati, ne sono stati effettuati con successo 1.129, un numero leggermente superiore rispetto all’anno precedente. È interessante notare che su scala decennale si registra una netta diminuzione rispetto al picco del 2012, quando furono proclamati ben 2.330 scioperi, con solamente 1.375 effettivamente realizzati.Paola Bellocchi, presidente della Commissione incaricata di vigilare sull’applicazione della legge sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, ha evidenziato tali dati nel suo rapporto annuale. Tra le categorie più colpite dai movimenti di protesta troviamo il settore del trasporto passeggeri, che comprende voli aerei, treni e traghetti oltre ai mezzi pubblici locali. Su un totale di 1.649 scioperi dichiarati, ben 639 riguardano questo ambito specifico, rappresentando quasi il 40% del totale delle proteste sindacali.Queste cifre mettono in luce la complessità e la rilevanza degli scioperi nel contesto socio-economico contemporaneo e sottolineano l’importanza di monitorare attentamente le dinamiche dei conflitti sociali per garantire un equilibrio tra i diritti dei lavoratori e la continuità dei servizi essenziali per i cittadini.