In vista del Gran Premio di Monza, evento simbolo del motorsport italiano, si rinnova il prestigioso riconoscimento “Anello della Regina”, un omaggio esclusivo al pilota che si aggiudicherà la pole position.
L’opera, frutto della maestria dell’orafo Guido Guzzi, si configura come un ponte tra la tradizione lombarda, la passione per le corse e l’eccellenza artigianale brianzola.
Promossa dalla Scuderia Ferrari Club di Caprino Bergamasco, nata da un’iniziativa imprenditoriale di Antonio Mariani ed Enrico Squarzina, l’Anello della Regina è stato presentato in anteprima presso Palazzo Lombardia, in un evento che ha celebrato l’unione di valori e simboli distintivi.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha sottolineato come l’iniziativa rappresenti un’armoniosa fusione tra un evento sportivo di portata nazionale e il patrimonio storico e culturale del territorio.
L’Anello della Regina non è semplicemente un trofeo, ma un’incarnazione tangibile della Corona Ferrea, un’icona storica del Sacro Imperio Romano Germanico legata indissolubilmente a Monza, e del ricordo di Teodolinda, regina longobarda che ha lasciato un’impronta significativa nella storia milanese e lombarda.
L’opera incarna, inoltre, l’abilità creativa e l’ingegno artigianale tipici della Brianza, regione rinomata per la sua produzione di alta qualità e per la sua capacità di innovare pur mantenendo salde le radici nel passato.
L’Anello stesso, con la sua forma evocativa che rimanda alle piastre che compongono la Corona Ferrea, si arricchisce di elementi che richiamano il mondo delle corse: la bandiera a scacchi, simbolo universale della competizione automobilistica, e il Tricolore italiano, espressione di orgoglio nazionale e di passione per il motorsport.
L’opera d’arte, quindi, non si limita a premiare la performance atletica, ma celebra anche l’identità e la cultura di un territorio, intrecciando storia, arte e sport in un connubio unico e suggestivo.
Il riconoscimento si propone come un’eredità tangibile, un simbolo di eccellenza che trascende il singolo evento e si perpetua nel tempo, alimentando l’orgoglio e la passione per la Formula 1 e per il territorio lombardo.