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Sanità Marche: scelta cruciale per il futuro del sistema.

Il 28 e 29 settembre i cittadini marchigiani si troveranno di fronte a una scelta cruciale, un vero spartiacque per il futuro del loro sistema sanitario.

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, durante un evento di supporto alla candidatura alla presidenza della regione dell’eurodeputato dem Matteo Ricci, ha sottolineato l’urgenza di contrastare una visione sanitaria orientata alla privatizzazione e al profitto individuale, a detrimento dell’accesso universale alle cure.

La proposta di Ricci, e la visione che la anima, si fondano sulla difesa incrollabile di un modello sanitario universalistico, pilastro fondamentale di una società equa e solidale.

Un sistema che garantisce l’assistenza medica a tutti, indipendentemente dalla loro posizione geografica o condizione socio-economica, un diritto imprescindibile che non può essere subordinato alla capacità di spesa di ciascun individuo.
Schlein ha evidenziato come la battaglia prioritaria di Ricci, una volta eletto, sarà quella di preservare questo principio fondamentale, concretizzandolo nella creazione di una rete capillare di servizi sanitari territoriali.

L’ospedale di comunità, le case della comunità, rappresentano il cuore di questa strategia, un approccio che avvicina la cura al cittadino, superando i limiti e le rigidità dei modelli ospedalieri tradizionali.

Si tratta di un’inversione di rotta rispetto alle politiche attuali, che vedono, con preoccupazione, tagli significativi anche nei finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), segno di una visione governativa distante dai bisogni reali della comunità.

L’affermazione, spesso retorica, di un presunto investimento storico nella sanità da parte del governo in carica, è stata aspramente contestata da Schlein, che ha richiamato l’importanza di analizzare i dati oggettivi.
La spesa sanitaria in rapporto al Prodotto Interno Lordo (PIL), un indicatore chiave della salute finanziaria del sistema, ha raggiunto livelli minimi storici sotto la presidenza Meloni, un dato che smentisce le dichiarazioni di facciata.
La difesa della sanità pubblica non è solo una questione economica, ma anche etica.

Schlein ha invocato l’eredità di Tina Anselmi, figura storica del Partito Socialista Italiano, partigiana e convinta sostenitrice di un modello sanitario pubblico, accessibile a chi si trova in condizioni di vulnerabilità e fragilità.

Anselmi, con la sua visione profondamente umana e sociale, ha posto al centro la cura della persona, la solidarietà e la giustizia sociale.
La denuncia di conflitti di interesse, legati a partecipazioni di esponenti governativi in cliniche private, solleva interrogativi profondi sulla trasparenza e l’imparzialità delle decisioni politiche in materia sanitaria.

La priorità del governo sembra, in realtà, favorire lo sviluppo di una sanità a due velocità, dove l’accesso alle cure dipende dalla disponibilità economica e non dal diritto alla salute.
La scelta dei marchigiani, dunque, è chiara: sostenere un modello sanitario pubblico, universale e solidale, o accettare una deriva privatizzatrice che rischia di compromettere il diritto alla salute di tutti.

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