25 giugno 2024 – 19:14
Alfredo Vignoli, originario di Bologna, è stato un ciclista straordinario il cui nome è rimasto impresso nella storia del Tour de France. Nato nel 1907 a Pradure e Sasso, località che in seguito sarebbe stata rinominata Sasso Marconi in onore dell’inventore italiano, Vignoli ha dimostrato fin da giovane una passione innata per la bicicletta. Fu solo nel 1931, all’età di 24 anni, che si rivelò la sua vera vocazione per il ciclismo. Pur non essendo considerato un campione assoluto, Vignoli si distinse come un eccellente ciclista capace di conquistare piazzamenti prestigiosi nelle classiche e nelle competizioni più importanti dell’epoca.Nel 1933 fece il suo ingresso nel mondo professionistico e l’anno successivo si distinse particolarmente durante il Giro d’Italia. Nonostante dovesse affrontare la competizione da “isolato”, senza il supporto di una squadra, riuscì a vincere la tappa Napoli-Bari con un’impressionante fuga solitaria lunga 160 chilometri, giungendo al traguardo con ben 11 minuti di vantaggio sul secondo classificato. Pur concludendo l’intera corsa all’ottavo posto, fu notato dagli organizzatori del Tour de France che lo invitarono a partecipare alla celebre competizione.Il momento clou della carriera di Vignoli arrivò durante il Tour de France del 1934, quando vinse la sedicesima tappa conclusasi a Luchon. Nonostante una caduta che gli causò una ferita all’avambraccio sinistro e dei problemi intestinali durante la gara nei Pirenei, riuscì a trionfare come scalatore eccezionale. Questa vittoria epica lo rese un’icona dello sport italiano e lo consacrò tra i grandi nomi del ciclismo dell’epoca.Dopo aver appeso la bicicletta al chiodo, Vignoli aprì un’officina specializzata in biciclette a Casalecchio di Reno nel 1935. La sua passione per le due ruote continuò anche dopo il ritiro dalle competizioni ufficiali fino alla sua morte avvenuta nel 1996 all’età di 89 anni. Oggi Alfredo Vignoli è ricordato non solo per quella storica vittoria al Tour de France ma anche per i suoi sette Giri d’Italia e i sette Tour disputati con coraggio e dedizione.