Biella, maltrattato un cane: indagine e denuncia per crudeltà.

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Un gesto di apparente banalità, consumatosi all’interno di un autolavaggio nel cuore di Biella, ha innescato un’indagine che ha portato alla denuncia di un uomo di 57 anni da parte dei Carabinieri Forestali, in collaborazione con la locale unità del Norm.
Le immagini riprese all’interno del locale hanno documentato una scena che solleva interrogativi etici e giuridici profondi: un cane di piccola taglia, visibilmente legato, veniva sottoposto a un lavaggio con tecniche inappropriate, prima con l’applicazione di schiuma aggressiva e poi con un getto d’acqua ad alta pressione.

L’evento non si configura come un semplice errore di valutazione, ma come una potenziale violazione del benessere animale, configurabile come trattamento crudele, soprattutto considerando l’utilizzo di strumenti e prodotti destinati a una pulizia meccanica di veicoli, non idonei alla delicatezza della pelle e del pelo di un animale domestico.

L’uso di una lancia ad alta pressione, in particolare, può causare traumi fisici e stress considerevoli, con potenziali conseguenze sulla salute dell’animale.
L’identificazione del responsabile è stata rapida, grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e alla disponibilità di sistemi di sorveglianza.
Il cane, correttamente identificato tramite microchip, è stato immediatamente affidato a veterinari specializzati per un controllo sanitario completo.
Fortunatamente, le valutazioni veterinarie hanno escluso lesioni permanenti e hanno confermato uno stato di salute complessivamente buono, nonostante l’esperienza traumatica.
L’episodio solleva una questione più ampia riguardante la sensibilizzazione verso il benessere animale e la necessità di promuovere pratiche di cura responsabili.
Il lavaggio di un animale domestico non dovrebbe mai essere equiparato a una pulizia meccanica di un veicolo, e l’uso di prodotti e attrezzature inadatte può avere gravi ripercussioni sulla sua salute e sul suo equilibrio psicologico.
L’intervento delle autorità sottolinea l’importanza di tutelare i diritti degli animali e di punire chi, con azioni irresponsabili o crudeli, ne mette a rischio il benessere.

L’episodio serve da monito per una maggiore riflessione sulla relazione tra l’uomo e l’animale, invitando a considerare il loro diritto a una vita dignitosa e libera da sofferenze inutili.

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