Mondine: Riso Amaro, un’immersione nel neorealismo.

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Riso Amaro: L’eco delle risaie, la memoria delle mondineIl Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con il Risò – Festival Internazionale del Riso, offre a Vercelli un’immersione toccante nel cuore del neorealismo italiano.

Dal 12 settembre al 31 dicembre, la Manica delle Donne dell’Ospedale Maggiore Sant’Andrea si trasforma in uno spazio espositivo dedicato a “Riso Amaro: Donne, lavoro, identità”, una mostra fotografica che intreccia la storia di un capolavoro cinematografico e quella delle donne che lo hanno ispirato.
L’esposizione, curata da Roberta Basano e Elena Boux, si configura come un omaggio alle mondine, figure emblematiche del dopoguerra italiano, il cui sacrificio e dignità furono al centro della narrazione di Giuseppe De Santis.
Lungi dall’essere una mera retrospettiva, la mostra ambisce a restituire la complessità del contesto socio-economico in cui visse e operò questa popolazione femminile, spesso marginalizzata e silenziata.

Il percorso espositivo si articola in tre nuclei tematici.
Il primo è costituito dalle immagini evocative prodotte dai Fotocronisti Baita, un’agenzia fotografica vercellese che, con occhio attento e sensibile, ha documentato la vita quotidiana delle mondine nel ventennio successivo alla guerra.

Queste fotografie, spesso inedite, restituiscono la forza, la fatica, ma anche l’orgoglio e la resilienza di queste donne, ritratte al lavoro tra le risaie, immerse in un paesaggio allucinato di acqua e cielo.

Il secondo nucleo presenta una selezione di scatti di scena del film “Riso Amaro”, offrendo un confronto diretto tra la realtà documentata e la sua trasfigurazione cinematografica.
Immagini del set, bozzetti preparatori e documenti di produzione permettono di ricostruire il processo creativo che ha portato alla realizzazione del film, evidenziando le scelte estetiche e narrative che hanno contribuito a definirne l’impatto culturale.
Il terzo e ultimo nucleo è dedicato alla figura di Silvana Mangano, l’attrice che ha incarnato la mondina per eccellenza, portando sullo schermo una bellezza intensa e tormentata.
Un focus particolare è riservato al lavoro del ritrattista torinese Elirio Invernizzi, incaricato dalla Lux Film di realizzare una serie di primi piani che avrebbero dovuto trasformare la giovane Miss Roma in una vera diva.

Questi scatti, caratterizzati da tagli audaci e inusuali per l’epoca, rivelano un approccio innovativo e sofisticato alla costruzione dell’immagine, ben diverso dalle convenzioni del tempo.
La mostra, a ingresso gratuito, si arricchisce di un evento speciale: sabato 13 settembre, alle ore 21, il Cinema Italia di Vercelli ospiterà la proiezione gratuita del film “Riso Amaro”, un’occasione imperdibile per rivivere la potenza emotiva di un capolavoro che ha saputo raccontare con verità e poesia la storia di un’Italia ferita ma generosa.
Il materiale esposto, proveniente dal Museo Nazionale del Cinema e dall’Archivio Fotografico Luciano Giachetti, testimonia l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio fotografico come memoria collettiva e strumento di conoscenza.

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