Secondo l’ultima indagine condotta dalla Banca Centrale Europea sulle aspettative dei consumatori, si è registrato un lieve calo nella percezione dell’inflazione da parte delle famiglie nei dodici mesi precedenti, passando dal 5,0% di aprile al 4,9% di maggio. Al contempo, le proiezioni sull’andamento dell’inflazione per i successivi dodici mesi sono diminuite ulteriormente al 2,8%, rispetto al 2,9% registrato il mese precedente, raggiungendo il livello più basso dal settembre del 2021. È interessante notare che le aspettative riguardanti i prezzi a tre anni sono anch’esse in ribasso, scendendo al 2,3% da un valore del 2,4% rilevato ad aprile. Questi dati riflettono un quadro complessivo di moderazione delle previsioni inflazionistiche tra i consumatori europei e potrebbero avere implicazioni significative sulle politiche economiche future. La tendenza al ribasso delle stime sull’inflazione potrebbe influenzare le decisioni della BCE in materia di politica monetaria e suggerire la necessità di adottare misure mirate per contrastare una possibile stagnazione economica. Inoltre, la diminuzione delle aspettative sui prezzi potrebbe impattare sul comportamento dei consumatori e sulle dinamiche del mercato interno ed esterno dell’Eurozona. Resta da monitorare attentamente l’evoluzione di questi indicatori nel medio termine per valutare eventuali cambiamenti nelle strategie economiche e finanziarie degli attori coinvolti nel panorama economico europeo.
Percezione inflazione in calo: implicazioni sulle politiche economiche europee
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