La sfida per il futuro delle Marche si delinea tra due visioni contrapposte, espresse con toni divergenti durante la presentazione dei candidati di Fratelli d’Italia e le successive analisi della coalizione di centrosinistra.
Francesco Acquaroli, presidente uscente e candidato alla riconferma, ha tracciato un percorso improntato alla continuità e alla concretezza, sottolineando come la coesione interna, l’impegno costante e la trasparenza nella comunicazione dei risultati ottenuti siano pilastri fondamentali per aspirare a una posizione di eccellenza nel panorama regionale.
L’obiettivo, chiaro e ambizioso, è quello di rilanciare le Marche, proiettandole tra le regioni italiane più performanti e attrattive, superando una storia spesso segnata da inerzia e opportunità mancate.
Per raggiungere questo traguardo, Acquaroli ha insistito sulla necessità di consolidare il lavoro svolto negli ultimi cinque anni, un quinquennio caratterizzato da investimenti ingenti, stimati in sette miliardi di euro, e dall’attivazione di 1.300 cantieri significativi.
Al di là dei numeri, Acquaroli ha evidenziato la necessità di infondere passione ed entusiasmo nella campagna elettorale, contrastando un clima politico spesso avvelenato da accuse e strumentalizzazioni.
La sua visione si distacca nettamente da quella delineata dalla coalizione di centrosinistra, definita, con parole taglienti dell’assessore Baldelli, una mera “ammucchiata elettorale” destinata a disperdersi rapidamente.
La presentazione dei candidati di FdI ha visto la partecipazione di una vasta gamma di figure, non solo consiglieri e assessori uscenti, ma anche sindaci, vice sindaci, consiglieri comunali, imprenditori e rappresentanti della società civile, a testimonianza di un impegno diffuso e radicato nel territorio.
Giacomo Bugaro ha particolarmente apprezzato la compostezza e la focalizzazione sui temi concreti mostrata dalle candidate del partito, stigmatizzando l’aggressività e i toni polemici utilizzati dal fronte opposto.
Un caso controverso, legato alla vicenda del consigliere regionale Putzu e alle accuse di irregolarità nella raccolta firme risalenti al 2013, è stato ripreso dalla segretaria di FdI, Elena Leonardi, definendo gli attacchi “vergognosi” e sottolineando la riabilitazione del consigliere da parte del tribunale di sorveglianza.
Acquaroli ha reiterato la sua convinzione che la comunicazione efficace dei risultati ottenuti sia cruciale per rafforzare la fiducia dei cittadini e per motivare la continuazione del percorso intrapreso.
L’impegno si proietta verso un futuro in cui le Marche possano non solo recuperare competitività a livello nazionale ed europeo, ma anche diventare una regione desiderabile, capace di trattenere i giovani talenti e di valorizzare il proprio patrimonio culturale, naturale e infrastrutturale, un vero motore di crescita e progresso per l’intera comunità.
Il racconto di questa trasformazione, ha concluso Acquaroli, deve essere al centro della campagna elettorale.