Il futuro del Passante di Bologna si configura come una sfida complessa, che richiede scelte strategiche e una profonda responsabilità collettiva.
Lo ha sottolineato il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, in un contesto di confronto pubblico promosso da Farete e dall’Assemblea di Confindustria Emilia Area Centro.
L’estate è stata dedicata a un intenso lavoro di valutazione, con l’obiettivo di definire un percorso chiaro e pragmatico.
L’impegno preso con il Ministro Salvini per un incontro a settembre rappresenta un momento cruciale, potenzialmente decisivo per la definizione del progetto.
La pressione per una riduzione dell’opera è palpabile, proveniente sia dal Governo centrale che da Autostrade, evidenziando una convergenza di interessi che impone alla Regione un ruolo attivo di mediazione.
Il Presidente de Pascale ha evidenziato la determinazione dell’amministrazione regionale nel perseguire un equilibrio delicato: da un lato, l’accettazione delle direttive ministeriali, dall’altro, la salvaguardia, per quanto possibile, di una porzione significativa dell’infrastruttura originariamente prevista.
La discussione si articola attorno a un confronto serrato con le istituzioni locali, in particolare con il Sindaco Lepore e l’Assessore Priolo, sottolineando la necessità di un approccio condiviso e collaborativo per affrontare le implicazioni economiche, ambientali e sociali di questa opera infrastrutturale.
Si tratta di una riflessione che va oltre la semplice realizzazione di un’opera stradale, coinvolgendo questioni di mobilità sostenibile, sviluppo del territorio, impatto sulla qualità della vita dei cittadini e rispetto delle normative ambientali.
La decisione finale richiederà una valutazione attenta e ponderata di tutte le variabili in gioco, con l’obiettivo di garantire il miglior risultato possibile per la comunità emiliano-romagnola, bilanciando esigenze contrastanti e proiettando il futuro della regione verso un modello di sviluppo più equo e sostenibile.