L’Alto Adige, terra di straordinarie bellezze naturali, si confronta con una sfida cruciale: conciliare l’attrattiva turistica di eccellenze come la Val di Braies con la necessità di preservare l’ambiente e migliorare la qualità della vita delle comunità locali.
La gestione di flussi turistici concentrati in aree sensibili, come la celebre valle, rappresenta un banco di prova per modelli di sviluppo sostenibile che pongano al centro la resilienza degli ecosistemi e il benessere delle popolazioni residenti.
L’esperienza della Val di Braies, in questo senso, si configura come un esempio di innovazione nella gestione degli “hotspot” turistici.
Da tre anni, la valle implementa una regolamentazione rigorosa del traffico veicolare durante l’alta stagione (dal 10 luglio al 10 settembre), con l’introduzione di un sistema di prenotazione obbligatoria per l’accesso in auto, limitato a finestre temporali precise.
Questa misura, affiancata dall’esclusione del traffico privato nella parte terminale della valle, incoraggia l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi come i pedoni, le biciclette e i mezzi pubblici, riducendo significativamente l’impatto ambientale e migliorando la fruibilità del paesaggio.
L’assessore provinciale al Turismo, Luis Walcher, ha personalmente verificato l’efficacia di questo approccio, sottolineando come il modello “a slot” si riveli replicabile in altre aree di pregio altoatesine, quali il Seceda, spesso soggette a pressioni turistiche intense.
L’implementazione di un sistema di prenotazione, seppure con le inevitabili difficoltà iniziali – come l’adattamento della posizione della barriera di accesso – si è dimostrata uno strumento fondamentale per il controllo dei flussi e la salvaguardia delle risorse naturali.
Il sindaco di Braies, Friedrich Mittermair, ha confermato i risultati positivi ottenuti, evidenziando il crescente consenso da parte della popolazione locale, che percepisce un miglioramento nella qualità della vita e una maggiore tranquillità nella gestione del territorio.
Questa accettazione, cruciale per la sostenibilità di qualsiasi iniziativa di gestione turistica, dimostra come il coinvolgimento attivo delle comunità locali sia imprescindibile per il successo di tali progetti.
L’assessore Walcher ha ribadito con forza questo principio, sottolineando che le esigenze e le prospettive delle residenti devono essere integrate sin dalle prime fasi di pianificazione, promuovendo un modello di sviluppo turistico che sia realmente condiviso e vantaggioso per tutti.
In definitiva, la Val di Braies rappresenta un laboratorio vivente di gestione turistica sostenibile, un esempio di come è possibile coniugare l’attrattività di un territorio con la sua protezione, e la sua resilienza.