Le indagini della Polizia proseguono con determinazione a sei giorni dall’omicidio di Christopher Thomas Luciani, un giovane di soli 17 anni, brutalmente ucciso domenica scorsa con ben 25 coltellate nel parco ‘Baden Powell’ di Pescara. La tragica vicenda si è consumata a causa di un piccolo debito legato alla droga, gettando nello sconforto l’intera comunità. Nonostante le testimonianze dei giovani coinvolti e le immagini dei sistemi di videosorveglianza abbiano contribuito a delineare una prima ricostruzione dei fatti, resta ancora da esaminare attentamente il contenuto degli smartphone sequestrati al gruppo coinvolto. Questi dispositivi potrebbero rivelare informazioni cruciali sul debito contratto dalla vittima e su eventuali appuntamenti che il povero Christopher aveva programmato con i suoi coetanei.Il luogo del delitto, situato in una zona appartata e difficilmente accessibile lungo le ferrovie, era celato da una recinzione danneggiata, rendendo la sua scoperta casuale molto improbabile. Solo grazie alla tempestiva testimonianza di un individuo chiave domenica sera è stato possibile ritrovare il corpo senza ulteriori ritardi. Nel frattempo, dopo i funerali commoventi, la nonna affranta di Crox – come affettuosamente lo chiamavano – ha espresso il desiderio di collocare una targa commemorativa nel parco in memoria del nipote. Con voce tremante e gli occhi bagnati dalle lacrime, ha sottolineato la necessità di sensibilizzare sul problema dello spaccio nella zona: “Chiunque passi da lì dovrà vedere quella targa. Spero che possa preservare la vita di molti altri giovani come lui”.La nonna ha poi ripercorso con struggente affetto i ricordi legati al nipote, che era entrato nella sua vita quando aveva appena tre anni e mezzo: “Ancora troppo piccolo per scrivere, disegnava cuoricini e li nascondeva sotto il cuscino per me. Mi diceva ‘nonna, senza te morirei’. Un legame speciale che resterà vivo per sempre nei nostri cuori”.
“Indagini sulla morte di Christopher: la nonna chiede giustizia e sensibilizzazione”
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