lunedì 8 Settembre 2025
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Intossicazione da funghi a Sassari: padre e figlia ricoverati

Un episodio allarmante ha recentemente coinvolto un uomo di 74 anni e sua figlia di 37, ricoverati presso l’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, a seguito di un’intossicazione da funghi.

La causa è stata rintracciata nel consumo di un risotto preparato con porcini selvatici, conservati sotto forma di funghi essiccati, frutto di una raccolta effettuata nella stagione precedente.

I sintomi acuti, manifestati con intensi dolori addominali, hanno richiesto un immediato intervento al pronto soccorso, evidenziando la gravità della sindrome gastrointestinale indotta.

L’intervento tempestivo dell’Ispettorato Micologico, sollecitato dall’unità di pronto soccorso, si è rivelato cruciale.

Gli esperti hanno identificato i funghi incriminati come appartenenti a una specie tossica all’interno della famiglia delle Boletaceae, un gruppo che comprende anche i rinomati porcini, confondendo potenzialmente l’identificazione da parte dei consumatori.

Questo episodio sottolinea l’importanza di una conoscenza approfondita della micologia e dei rischi associati al consumo di funghi selvatici.
I funghi, apprezzati per il loro sapore e valore nutrizionale, rappresentano una risorsa preziosa, ma la loro raccolta e consumo richiedono la massima cautela e consapevolezza.
La scarsa digeribilità di alcune sostanze biochimiche contenute in determinate specie può scatenare reazioni avverse, anche in individui abituali consumatori.

Per questo motivo, si raccomanda di limitare le quantità assunte ad ogni pasto ed evitare di consumarli in più occasioni consecutive.
Pietro Murgia, responsabile dell’Ispettorato Micologico della ASL di Sassari, evidenzia inoltre la necessità di seguire scrupolosamente le corrette modalità di preparazione.

La cottura è un passaggio fondamentale per ridurre la presenza di tossine, ma non tutte le specie richiedono lo stesso trattamento.
Alcune necessitano di una pre-bollitura, altre di una cottura prolungata, altre ancora richiedono la rimozione del gambo o della cuticola.

Si suggerisce un consumo moderato, non superiore a duecento grammi di funghi freschi a settimana, prestando particolare attenzione alla maturazione degli esemplari, evitando quelli eccessivamente avanzati.

La ASL di Sassari ribadisce con forza l’importanza di rivolgersi a un micologo qualificato prima di consumare funghi spontanei.

Questo servizio, gratuito e accessibile a tutti i cittadini, consente di ottenere una classificazione precisa e una selezione accurata degli esemplari, minimizzando il rischio di intossicazioni e garantendo un’esperienza gastronomica sicura e piacevole.
La prevenzione, in questo caso, si rivela la miglior difesa contro potenziali pericoli per la salute.

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