Zafferano DOP dell’Aquila: Rilancio, Tradizione e Sviluppo.

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Lo Zafferano DOP dell’Aquila incarna molto più di una preziosa spezia: è il simbolo di un rilancio strategico per le aree interne del centro Italia, una dimostrazione tangibile di come le tradizioni secolari possano generare sviluppo economico sostenibile.
Rappresenta un’occasione imperdibile per invertire lo spopolamento e rivalutare un territorio storicamente marginalizzato, intrecciando filiera produttiva, valorizzazione del patrimonio culturale e rigenerazione sociale.

Il Gruppo di Azione Locale (GAL) Gran Sasso-Velino, guidato dal sindaco di Navelli, Paolo Federico, lancia un appello categorico a livello nazionale e regionale: un supporto mirato è essenziale per alimentare questa rinascita.

Non si tratta solo di incrementare la produzione, ma di orchestrare una strategia complessa che includa un’aggressiva promozione sui mercati internazionali, l’innovazione nella comunicazione per intercettare nuovi consumatori e, soprattutto, il rafforzamento dei piccoli produttori, garantendo il ricambio generazionale e il trasferimento delle competenze.

Questi aspetti, interconnessi, sono cruciali per garantire la resilienza e la continuità di questa eccellenza.

Il ventennale del riconoscimento DOP offre un’occasione unica per riflettere su questo percorso e per tracciare nuove prospettive.
La programmazione include eventi che spaziano dal seminario introduttivo a Navelli, focalizzato sulla storia, l’economia, la cultura e l’identità dello zafferano, a show cooking che ne esaltano le potenzialità in cucina, fino a un convegno conclusivo all’Aquila, dedicato al dialogo tra tradizione e innovazione.
Attualmente, circa novanta produttori, operanti in tredici comuni dell’Aquilano, custodiscono con rigore il disciplinare di produzione, ottenendo una resa annuale di circa 30-40 chilogrammi.
La peculiarità del “oro rosso” dell’Aquila risiede nella sua ineguagliabile qualità organolettica, un risultato di fattori ambientali unici e di una sapienza tramandata di generazione in generazione.

Tuttavia, le difficoltà incontrate negli anni, aggravate dal sisma del 2009 e dalla crescente competizione di altre “eccellenze” di nicchia, richiedono un’azione concertata per superare gli ostacoli e riconquistare posizioni di rilievo.
Il vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, condivide questa visione e ribadisce l’impegno regionale a sostegno dello zafferano aquilano.

Ricordando un passato glorioso, quando la produzione raggiungeva cifre significative e attirava commercianti da ogni parte, Imprudente sottolinea la necessità di capitalizzare sulle caratteristiche uniche del prodotto, sfruttando al massimo le opportunità offerte dal sistema delle DOP.
L’assessorato all’Agricoltura intende rafforzare il sostegno economico al GAL, che a sua volta supporta le micro e piccole imprese agricole, promuovendo la valorizzazione del territorio e la sua identità distintiva.
L’internazionalizzazione del prodotto assume un ruolo centrale nelle strategie di sviluppo regionale, con l’obiettivo di posizionare lo zafferano dell’Aquila come un’eccellenza agroalimentare riconosciuta a livello globale.
La sfida è complessa, ma le opportunità sono immense.

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