02 luglio 2024 – 16:13
Nel corso del 2023, l’industria assicurativa a livello globale si è trovata ad affrontare una sfida senza precedenti, con un dispendio di risorse che ha raggiunto la considerevole cifra di quasi 100 miliardi di euro per far fronte ai danni derivanti da catastrofi naturali. In particolare, in Italia si è assistito a un triste record storico in termini di danni assicurati, con un totale superiore ai 6 miliardi di euro. Di questa somma ingente, ben 5,5 miliardi sono stati causati da eventi atmosferici devastanti, mentre gli altri 800 milioni sono attribuibili alle alluvioni che hanno colpito le regioni dell’Emilia-Romagna e della Toscana.Le parole pronunciate dalla presidente dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (Ania), Maria Bianca Farina, durante il suo intervento all’assemblea dell’associazione, non fanno che sottolineare l’emergenza climatica che stiamo vivendo. Il cambiamento climatico rappresenta indubbiamente una delle sfide più cruciali dei nostri tempi: ci troviamo di fronte a catastrofi naturali sempre più estreme, frequenti e distruttive. Queste calamità pongono in pericolo un numero crescente di individui e beni materiali, mettendo a dura prova le risorse economiche e logistiche messe in campo per far fronte alle emergenze.È evidente come sia necessario adottare misure concrete e immediate per contrastare gli effetti nefasti del cambiamento climatico e limitare i danni provocati dalle catastrofi naturali. Investire nella prevenzione e nella gestione del rischio diventa quindi imprescindibile per proteggere le comunità vulnerabili e garantire la sicurezza dei cittadini. Solo attraverso un impegno congiunto tra istituzioni pubbliche, settore privato e società civile sarà possibile affrontare con successo le sfide poste dall’instabilità climatica e ridurre l’impatto delle catastrofi sulle nostre vite e sul nostro ambiente.