02 luglio 2024 – 22:15
Roberto Ahmetovic, senza alcuna esitazione, ha confessato di essere uno dei quattro individui che, armati di spranghe, bastoni e una pistola, si sono recati in via Varsavia alle 3 del mattino del 26 aprile per tendere un agguato a Jhonny Sulejmanovic. Quest’ultimo è stato tragicamente ucciso con l’arma che poi è stata puntata anche contro suo padre, il quale aveva tentato di soccorrerlo. Fortunatamente, i colpi sparati in direzione del padre sono stati solo intimidatori e non hanno causato danni fisici. La Squadra Mobile di Milano ha agito prontamente su ordine della giudice Ileana Ramundo, procedendo all’arresto di tre dei quattro responsabili dell’omicidio. Due di loro erano già stati identificati dalla famiglia della vittima e segnalati alle autorità competenti. Tuttavia, l’esecutore materiale dell’omicidio non sarebbe stato Roberto Ahmetovic bensì un altro membro del gruppo ancora latitante. Questa tragica vicenda ha scosso profondamente la comunità locale e sollevato interrogativi sulla violenza che può sfociare in atti così estremi e irreparabili. La magistratura, guidata dalla procuratrice aggiunta Laura Pedio e dal pm Pasquale Addesso, sta lavorando per fare luce sull’accaduto e assicurare alla giustizia tutti coloro coinvolti in questo brutale episodio. La speranza è che la verità emerga completamente e che si possa fare piena giustizia per Johnny Sulejmanovic e la sua famiglia, colpiti ingiustamente da un gesto tanto vile quanto insensato.
