L’antica dimora del sacerdote di Sant’Efisio, fulcro storico e spirituale della solenne festa di maggio, costituisce ora un tassello cruciale nel progetto di valorizzazione del Cammino di Sant’Efisio, grazie a un accordo inedito tra i comuni di Pula e Cagliari.
L’immobile, di proprietà del comune di Cagliari e strategicamente situato nel cuore dell’area archeologica di Nora, viene ora affidato in uso gratuito all’amministrazione pulese, configurandosi come un elemento chiave per l’accoglienza dei fedeli e lo sviluppo di attività legate al percorso devozionale.
Questo accordo, formalizzato attraverso una delibera della Giunta comunale di Cagliari e concretizzato in una convenzione inter-amministrativa, va ben oltre una semplice gestione di un bene immobiliare.
Rappresenta un investimento nel patrimonio culturale e religioso del territorio, riconoscendo al Cammino di Sant’Efisio un ruolo sempre più centrale nell’offerta turistica e spirituale della Sardegna.
La struttura, situata a stretto contatto con la chiesa dedicata al Santo, è stata recentemente oggetto di interventi di consolidamento strutturale, per un valore di 500.000 euro finanziati dalla Città metropolitana, a testimonianza dell’importanza attribuita alla sua preservazione.
L’affidamento all’amministrazione comunale di Pula si concretizza in un impegno attivo verso la riqualificazione dell’immobile.
Il comune pulese si assume la responsabilità di garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria, la ristrutturazione completa e l’adeguamento a standard normativi e tecnologici, mirando a preservarne l’integrità e a massimizzarne il valore intrinseco.
Questa operazione è lungimirante, poiché l’immobile è destinato a integrarsi pienamente nel futuro parco archeologico di Nora, diventando un punto di riferimento per i visitatori e un elemento di arricchimento del contesto storico-culturale.
Oltre alle funzioni di accoglienza dei pellegrini e di supporto alle attività legate al cammino, l’antica casa del parroco è concepita come uno spazio espositivo, capace di ospitare mostre dedicate alla storia del Santo, alla tradizione della festa e alla ricchezza del patrimonio archeologico di Nora.
L’accordo inter-amministrativo, dunque, si pone come un esempio virtuoso di collaborazione finalizzata alla promozione del territorio, alla valorizzazione delle identità locali e alla creazione di un’offerta turistica sostenibile, capace di coniugare fede, storia e cultura.
La riqualificazione dell’immobile, unita alla sua collocazione strategica all’interno dell’area archeologica, lo destinerà a diventare un luogo di incontro, di riflessione e di scoperta per i visitatori provenienti da tutto il mondo.