03 luglio 2024 – 15:45
La storia delle città è un intricato intreccio di separazioni e riavvicinamenti. Torino non fa eccezione in questo percorso sociale. Nel secondo dopoguerra, a seguito di una tumultuosa crescita economica non regolamentata, la distanza tra il centro e la periferia si è ampliata in modo esponenziale, portando alla creazione di quartieri dormitorio con condizioni di vita inaccettabili. Questo problema sociale era una diretta conseguenza della rapida espansione urbana.Sono stati necessari dieci anni di amministrazioni di sinistra per ricucire i legami tra il centro storico e le aree periferiche di Torino. Si sono estese le linee dei trasporti pubblici e sono state introdotte attività culturali anche nelle zone più remote, dove prima regnava solo il silenzio dei cinema parrocchiali sporadici. Torino ha così acquisito una coesione sociale abbastanza solida, pur mantenendo naturali differenze economiche tra i vari quartieri.La città ha affrontato con successo le sfide della deindustrializzazione grazie agli investimenti legati alle Olimpiadi e alla riconversione verso un’economia turistica. Le amministrazioni successive hanno contribuito a mantenere questa coesione sociale, che tuttavia è stata messa a dura prova dalla crisi finanziaria del 2008. Le conseguenze di quel crollo si sono fatte sentire soprattutto nelle periferie, accentuando ulteriormente la distanza dal centro.Attualmente, Torino non ha ancora raggiunto un equilibrio omogeneo. La sicurezza rimane un problema critico nella periferia settentrionale, mentre nel sud si teme che possa trasformarsi in una sorta di grande casa di riposo a causa dell’invecchiamento della popolazione senza adeguato ricambio generazionale.La giunta municipale sta cercando di risolvere queste disparità intervenendo sulle infrastrutture e sul tessuto sociale contemporaneamente. I fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresentano un’opportunità senza precedenti per migliorare la qualità della vita dei cittadini meno abbienti e favorire l’integrazione sociale.Un progetto chiave potrebbe essere la realizzazione della linea 2 della metropolitana, che collegherebbe direttamente il centro con le aree più disagiate della periferia. Resta da vedere se l’amministrazione attuale sarà in grado di mantenere le promesse fatte alla comunità torinese e portare avanti con successo questo ambizioso piano di riqualificazione urbana.
