05 luglio 2024 – 08:20
Il sole splendeva alto nel cielo, illuminando la giornata che si annunciava come il primo bagno dell’estate. Dopo giorni di pioggia incessante e temporali improvvisi, finalmente l’occasione di rinfrescarsi in un ambiente naturale. A Goja del Pis, il laghetto ai piedi della cascata proveniente dal monte Civrari aveva raggiunto livelli mai visti prima, con un’acqua scura che rifletteva lo strano clima dell’estate appena iniziata.La tragedia colpì improvvisa e crudele: Tiziano Nourrice, giovane studente di soli 16 anni noto per le sue vittorie nelle gare di corsa e per la sua passione per l’atletica, perse la vita in circostanze misteriose. Sognava di emulare i campioni sportivi e intraprendere una carriera musicale, ma tutto svanì quel fatidico pomeriggio quando scomparve nelle acque oscure del laghetto.I suoi amici erano impotenti sulla riva rocciosa, osservando increduli la tragedia che si stava consumando sotto i loro occhi. La pozza d’acqua sembrava invitante, con la sua apparente profondità limitata a un metro e una grotta nascosta sul fondo. Tiziano si avventurò oltre quella soglia illusoria, trovandosi ad affrontare una voragine subacquea che lo inghiottì senza pietà.Le operazioni di ricerca durarono ore interminabili, con sommozzatori esperti impegnati nel recuperare il corpo del giovane ragazzo dalle profondità oscure del laghetto. L’atmosfera intorno al luogo della tragedia era carica di dolore e sgomento, mentre le memorie di altre disgrazie accadute in passato tornavano alla mente dei presenti.Il paesaggio intorno al laghetto non sarebbe stato più lo stesso dopo quel tragico evento: l’acqua che aveva portato via Tiziano aveva lasciato un’impronta indelebile nella comunità locale. Il ricordo della giovane vita spezzata troppo presto rimase a lungo nell’aria, sottolineando la fragilità dell’esistenza umana di fronte alla potenza implacabile della natura.
